Un vino rosso iconico che incarna la potenza e la finezza dello Shiraz australiano. Stiamo parlando di BIN 28 di Penfolds, un'etichetta che ha fatto la storia dell'enologia australiana. Prodotto da un blend di uve Shiraz provenienti da diverse regioni vocate dell'Australia: McLaren Vale, Barossa Valley, Padthaway e Clare Valley, questa scelta permette di ottenere un vino che esprime al meglio le caratteristiche del vitigno. Il BIN (Batch Identification Number) indicava storicamente i numeri delle zone in cui le botti venivano conservate nelle cantine. Annata dopo annata, Penfolds mantiene questa classificazione e produce una gamma di vini con le stesse caratteristiche legate a un territorio, un vitigno o un uvaggio. La fermentazione avviene in piccole vasche di acciaio inossidabile, preservando la freschezza e i profumi fruttati. Il vino riposa poi per 12 mesi in botti di rovere americano da 300 litri, acquisendo complessità, struttura e morbidezza. Al naso, BIN 28 stupisce con un profumo intenso e complesso, caratteristico dei climi caldi: ribes nero, prugna nera, minerali di ferro, polvere di cacao, cioccolato fondente e cola. A queste si aggiungono richiami dolci di cioccolato e spezie come paprika, cannella, pepe, chiodi di garofano e finocchio. In bocca, invece, rivela un corpo pieno, con tannini setosi e vellutati che bilanciano la ricchezza del frutto. Dotato di un grande potenziale di invecchiamento, con il passare degli anni, i suoi aromi evolvono, sviluppando note di cuoio, tabacco e spezie dolci. Rosso strutturato e complesso, si abbina perfettamente a piatti di carne rossa, selvaggina e formaggi stagionati. Da provare con agnello al forno, bistecca alla griglia e stufati di manzo.
Creata nel 1844 da Cristopher Rawson Penfolds, la tenuta Penfolds è ancora oggi una delle aziende australiane più conosciute e apprezzate a livello planetario. Il fondatore era un giovane medico di origine inglese ed era fermamente convinto delle proprietà curative del vino. Per questo, prima di lasciare la madre patria con destinazione l’altro capo del mondo, si procurò delle barbatelle francesi che furono messe a dimora ad Adelaide, vicino al cottage che Penfold costruì insieme alla moglie. Inizialmente la cantina Penfolds produceva quasi esclusivamente brandy e vini fortificati, da usare a scopo curativo. Poi, verso il 1950, iniziò la lenta migrazione verso la produzione di vino da tavola. Oggi, l’azienda è di proprietà della Tooth and Co. e in campagna il rispetto per l’ambiente è totale. Questo, unito a un perfetto controllo di ogni fase della trasformazione, permette alla Penfolds di continuare a sorprendere appassionati ed esperti, anno dopo anno, con vini sempre più interessanti.
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