Cosa: 100% Cesanese
Perché: Per i tannini setosi e per niente invadenti
Perfetto con: Piatti di carne e formaggi
Cosa: 100% Cesanese
Perché: Per i tannini setosi e per niente invadenti
Perfetto con: Piatti di carne e formaggi
Italia
Imbottigliato all'origine dalla Cantina Castello di Torre in Pietra- Via di Torrimpietra 247 -00050 Torrimpietra (Roma)
Se c'è un vitigno che racconta il Lazio più di ogni altro, questo è il Cesanese. Forse non tutti sanno che le sue radici affondano in un passato così antico da risalire persino a prima dell'Impero Romano. Ne abbiamo qui un bel esempio: Terre di Breccia. Un nome non casuale, ma un tributo diretto al suo luogo di origine. I vigneti, infatti, si estendono su una collina speciale, caratterizzata da un suolo ricco di ciottoli e argilla, che qui viene chiamato "breccia". È proprio questo terreno, unito al clima mite e alla vicinanza del mare, a dare al vino una mineralità e una struttura particolari. Lo propone l’azienda Castello di Torre in Pietra, da Cesanese in purezza. Le uve, selezionate e raccolte a mano nel momento di massima maturazione, vengono vinificate in modo da esaltarne la tipicità. Una lunga macerazione sulle bucce di circa 15-20 giorni permette di estrarre al meglio profumi e colore, mentre l'affinamento per 15 mesi in piccole vasche di cemento lo ammorbidisce e lo prepara per la bottiglia.Un processo lento, paziente, che permette al vino di trovare il suo equilibrio in modo del tutto naturale. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso granato, brillante e intenso. Al naso è invitante e pulito: mora, lampone e marasca si alternano a una delicata sfumatura floreale di rosa. In bocca è morbido e avvolgente. I tannini sono setosi e per niente invadenti, e la struttura è solida ma elegante, ben bilanciata da una vivace freschezza. Il finale è pulito, con un ritorno di frutti rossi e una piacevole nota di ciliegia sotto spirito che rende ogni sorso un piacere. Versatile a tavola, si sposa bene con una grande varietà di piatti. La sua struttura lo rende perfetto per abbinamenti con la carne, come un ragù o delle lasagne al forno, dove la sua acidità e i tannini puliscono il palato. Ottimo anche con formaggi a media stagionatura.
La storia della Cantina Castello di Torre in Pietra risale al XVI secolo, quando la tenuta apparteneva alla famiglia Peretti di Papa Sisto V. La storica cantina è scavata nel tufo, un vero e proprio capolavoro di ingegneria naturale, luogo ideale per la produzione e la conservazione del vino. Un ambiente fresco, stabile e perfettamente isolato, dove il vino ha potuto evolvere per secoli, custodendo i segreti di un'arte preziosa. La sua storia recente dell'azienda inizia invece nel 1926, con l'acquisizione da parte del Senatore Luigi Albertini, ex direttore del Corriere della Sera. Costretto a lasciare il suo incarico a causa dei contrasti con il fascismo, Albertini dedicò le sue energie a trasformare la tenuta in un'azienda agricola modello. Fu lui, insieme ai suoi eredi, a dare nuovo impulso all'attività vitivinicola, ampliando la cantina e impiantando nuovi vigneti. Gli attuali proprietari sono i figli e i nipoti dei suoi eredi. Per quanto riguarda la filosofia produttiva, l'azienda applica i principi dell'agricoltura biologica fin dai primi anni 2000 ed è oggi ufficialmente certificata. L'obiettivo è produrre un vino che sia l'espressione più autentica e genuina del territorio, senza ricorrere a pesticidi, diserbanti o additivi chimici, e limitando al minimo l'uso di anidride solforosa.
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