Non fatevi ingannare dal nome. Questa Cuvée, infatti, non è un vino con le bollicine ma un fortunato assemblaggio di vitigni bianchi tipici della regione. Cuvée Paul, infatti, nasce dal 70% di Pinot Bianco con Chardonnay, 20%, e una punta di Sauvignon. Il risultato è un vino fresco, fruttato addirittura succoso. Un favoloso calice da aperitivo che però non disdegna neppure il giusto abbinamento in tavola. Vinificato in acciaio a temperatura controllata, Cuvée Paul si presenta nel bicchiere di un bel giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso dominano le note più fresche di frutta dolce ed esotica, con un ricordo di fiori freschi di campo. In bocca si ritrova lo stesso carattere leggero e sincero. Fruttato, con una vivace freschezza e sapidità. Un vino gioviale, che scaccia i pensieri e mette il buon umore.
In St. Pauls, si legge chiaramente nella home page del loro sito, la salvaguardia del territorio non è un semplice lavoro ma una vera e propria missione. Ma non solo. Si legge anche "Condividiamo la gioia di vivere. Da generazioni, per le generazioni". Cosa altro aggiungere? Quando la gioia di vivere e il rispetto per la natura sono messi al centro di tutto, i buoni risultati non mancano mai. Anche Kellerei St. Pauls è un esempio di buona cooperazione altoatesina. Fondata nel 1907, attualmente riunisce circa 200 soci che lavorano con passione i propri vigneti, spesso a mano, e conferiscono in cantina le loro uve migliori. In totale i vigneti che fanno capo a St. Pauls sono circa 185 ettari, suddivisi nelle aree più vocate della valle che circonda il paese di San Paolo/Appiano. Oltre un milione e mezzo di bottiglie prodotte ogni anno che dall'Alto Adige raggiungono i mercati del mondo, per la felicità di tanti appassionati. La produzione è fatta soprattutto di vini bianchi, secchi e aromatici.
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