Ok, magari l’hai già visitata l’anno scorso o ci hai trascorso le vacanze per tanti anni quando eri piccolo. Ma con questa selezione, è tutta un’altra storia. Eccoti il biglietto di sola andata per scoprire la Calabria, terra ricca di sfumature e contraddizioni (e ovviamente, di grandi vini). Qui trovi due cantine di punta, cui storia è legata all’amore per questa terra e al duro lavoro per valorizzarne il patrimonio ampelografico, riscoprendo le varietà autoctone: Ippolito 1845 con i suoi Pecorello in purezza e particolarissimo Rosé. E poi Zagarella, con il suo Rosso intenso e il suo Rosé decisamente espressivo. Non vorrai tornare indietro…
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(cod. S7365)
In questo caso ci troviamo di fronte a una vera e propria chicca enologica: un Pecorello in purezza. Questo vitigno, autoctono della Calabria, è noto a partire dalla fine del 1800. Alcuni lo chiamano “Pecorino“, con il rischio, però, di creare qualche confusione con il vitigno tipico delle regioni del Centro Italia. Il Pecorello calabrese, infatti, non è neppure un suo lontano parente ma deriva, con ogni probabilità, dal Greco. Ippolito1845 lo propone qui in una versione molto interessante. Vinificato in purezza, e affinato in acciaio per valorizzare al meglio il suo ricco quadro aromatico. Nel bicchiere si presenta di un bel colore paglierino brillante. Al naso stupisce per la bella complessità aromatica che richiama i profumi tipici del mediterraneo, con note di agrumi, frutta a polpa gialla e ricordi vagamente minerali. In bocca, invece, è vibrante ed equilibrato. Naturalmente dotato di una bella persistenza aromatica, è un vino perfetto per accompagnare piatti delicati a base di pesce o, all’occorrenza, anche vegetariani.
Non c’è nulla di più piacevole di un aperitivo con gli amici. Specie se nei calici si trova un vino particolare come questo Pescanera, Calabria IGT Rosè, proposto da Ippolito 1845. Nasce, come spesso accade per i prodotti della storica azienda di Cirò, da un vitigno tipico della regione. In questo caso si tratta di un Greco Nero in purezza, proveniente dai vigneti aziendali che si trovano nelle zone costiere più vocate. Vendemmia manuale con accurata selezione dei grappoli, il delicato colore gli deriva da una tecnica di vinificazione molto attenta. Le uve, infatti vengono semplicemente pressate in modo soft, senza alcuna macerazione. Nasce così un rosato caratterizzato da un colore particolarmente luminoso e raffinato. Al naso richiami netti di frutta fresca, in particolare agrumi e fragoline di bosco, e di fiori bianchi. In bocca, invece, è soprattutto fresco, agile, con una piacevole mineralità finale. Basta stapparne una bottiglia e versarne un calice per sentirsi immediatamente in vacanza. Ovviamente tra gli incantevoli vigneti sul mare.
Alfierirosato nasce da una lavorazione accurata di uve Nocera e Calabrese. La varietà Nocera, in particolare, è antichissima, tra le prime a comparire in Italia intorno al VII secolo avanti Cristo. Lo storia di questo vitigno si associa a quella dei Nerelli (Mascalese e Cappuccio) con cui ha profonde similitudini e con cui condivide l'area geografica di maggior interesse. Sia la Nocera che il Calabrese, infatti, sono vitigni presenti sia in Sicilia che nell’area di Reggio Calabria. Nella sua zona di produzione originaria, dunque, può capitare di imbattersi in vigneti secolari, con ceppi datati di centinaia di anni. Alfierirosato, Indicazione Geografica Tipica, è l’ultimo arrivato nelle cantine Zagarella. Massima espressione del calore meridionale, questo vino si presenta di un bel colore rosa tenue ma brillante che richiama le piantagioni di fiori di pesco. Al naso offre un bouquet floreale e di macchia mediterranea, mentre in bocca è fresco e intenso. Ben equilibrato, gode di un’ottima persistenza. E’ ideale per accompagnare aperitivi e formaggi freschi, ma si abbina bene anche a primi piatti leggeri.
La sua bottiglia sinuosa e l’etichetta elegante e minimale suggeriscono subito la natura nobile di questo Terragrande, bel rosso del Sud che nasce da un taglio di uve Calabrese al 40%, con Merlot e Cabernet in parti uguali a dargli man forte. Una sorta di taglio bordolese rivisto. Un vino che l’Zagarella lavora con meticolosità e che è già stato capace di mettersi in evidenza nelle critiche enologiche nazionali e internazionali. In questo caso le singole varietà vengono vinificate separatamente, con macerazioni di circa 12/15 giorni in vasche di acciaio Inox a temperatura controllata, con tecnologia Ganimede® che consente una migliore estrazione del colore e dei polifenoli. Poi, dopo un breve affinamento in legno, si procede alla creazione del blend. Il risultato finale è un vino caratterizzato da un bel colore rosso rubino, ancora solcato da evidenti riflessi violacei. Al naso i profumi sono intensi e decisi. Richiamano le note fruttate più fresche, con sentori di piccoli frutti di bosco in bella evidenza. In bocca, poi, si scopre un vino caratterizzato da una buona struttura e un perfetto equilibrio di tutte le sue componenti. Morbidi e ben maturi i suoi tannini, prolungano di diversi secondi il piacere di aver bevuto. E’ un vino che richiede a gran voce un abbinamento carne. Brasati e stracotti, su tutti, ma anche una semplice tagliata di manzo può regalare belle soddisfazioni.
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