Correva l’anno 1956 quando Michele Chiarlo fondò a Calamandrana, nel cuore dell’astigiano, la sua cantina iniziando a produrre il suo primo Barolo nel Barolo nel 1958. Conduzione rigorosamente famigliare, la cantina si sviluppò grazie agli importanti acquisti effettuati nelle migliori zone delle Langhe, compresi Cerequio e Cannubi. Oggi Michele Chiarlo può contare su un patrimonio di circa 110 ettari vitati, di cui 60 sono di proprietà e i restanti 50 con contratti di affitto a lungo termine. La produzione complessiva supera il milione di bottiglie annue ma, a differenza di tante aziende che hanno smarrito con il tempo la loro forte connotazione familiare, Michele Chiarlo, figli e nipoti hanno sempre il pieno controllo della produzione. Oggi la sfida è per il raggiungimento della piena sostenibilità. Obiettivo perseguito sin dagli anni ’90, quando si iniziarono le prime applicazioni di lotta integrata, fitofarmaci selettivi e ulteriori pratiche naturali.
Ecco i nostri suggerimenti: un catalogo in costante aggiornamento da scoprire ogni giorno.
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Cuore (e anima) del Chianti Classico, Barberino Barberino val d’Elsa è il comune dove Tenuta Ormanni coltiva il Sangiovese usato per produrre questo tradizionale rosso marchiato con il sigillo del Gallo Nero. Dopo la vendemmia le uve, certificate Bio, vengono portate subito in cantina per essere lavorate nel giro di poche ore dalla raccolta. La fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata e si protrae per circa 15 - 18 giorni. Segue una fase di affinamento, in barrique usate e botti grandi, per non meno di 12 mesi. Ne deriva un vino di colore rosso rubino, caratterizzato da un profumo intenso e fruttato. In bocca è morbido ed equilibrato. Elegante e beverino.
"Un giorno senza vino è un giorno perso e tutto è follia nel mondo ciò che non è piacere."