Partiamo dalla dichiarazione che lo stesso viticoltore fa di sé e dei suoi vini: "Da viti autoctone, in una posizione straordinaria, nascono vini bianchi dal carattere inconfondibile". Poche righe per sintetizzare il profondo legame che deve esistere tra una terra, i suoi vitigni e i prodotti che vi si ottengono. In questo caso, in particolare, in bottiglia si trova il più amato dei bianchi di montagna, il Müller Thurgau. Fresco e profumato, tra i più rappresentativi vitigni dell'Alto Adige. Oggi il "Müller" occupa tutte le posizioni più elevate della regione. E dei 196 ettari totali, il 40% si trova in Valle Isarco. Vinificato in purezza, in questo caso Manni divide la massa in due parti. La prima, che rappresenta circa il 95% del totale, viene lavorata in acciaio per preservare tutto il buono del varietale. La parte restante, quindi circa il 5%, viene invece fatta maturare in botte di rovere per aggiungere complessità al vino finito. Nasce così un affascinante bianco di montagna, riccamente fruttato e floreale. Aromatico e caratterizzato da un corpo medio che lo rende super versatile. Perfetto come aperitivo, questo bianco accompagna magnificamente piatti a base di pesce o formaggi non eccessivamente stagionati.