Cosa succede quando uno dei vitigni più diffusi al mondo trova il suo posto d'elezione? Nasce un grande vino. Proprio come questo Pouilly-Fuissé proposto da Pierre André. Un bianco borgognone che è tutto fuorché banale. Siamo nel cuore del Mâconnais, dove l'uva si veste di mineralità, eleganza e una freschezza vibrante che ti colpisce dritto al cuore. Il paesaggio è dominato dalle imponenti Rocce di Solutré e Vergisson, due bastioni calcarei che, oltre a essere siti archeologici preistorici di grande importanza, offrono un terroir unico. I vigneti si estendono su pendii a forma di anfiteatro, ben esposti a est e sud, tra i 200 e i 300 metri di altitudine. Questa posizione privilegiata, unita a un terreno argilloso-calcareo ricchissimo di fossili del Giurassico, dona alle uve una concentrazione e un equilibrio ineguagliabili. 100% Chardonnay, maison Pierre André segue una vinificazione tradizionale. Le uve appena raccolte vengono subito pigiate. Fermentazione alcolica a bassa temperatura per estrarre e preservare al meglio tutti gli aromi primari e secondari dell'uva e del terroir, il vino viene filtrato e imbottigliato, mantenendo la sua innata vivacità. Giallo dorato chiaro, al naso è tutt'altro che timido. Un bouquet complesso, dove le classiche note fruttate dello Chardonnay maturo si fondono con un intrigante sentore di mandorla. In bocca questo Pouilly-Fuissé rivela una calda armonia. Non è solo ricco ma è ben bilanciato e culmina in una persistenza aromatica che ti accompagna a lungo. Un sorso pieno ma dinamico, mai stancante. Da provare con aragosta o gamberoni alla griglia ma anche con un classico pollo alla bresse. Ottimo con formaggi di capra stagionati.