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L’Emilia-Romagna vanta un patrimonio gastronomico famoso in tutto il mondo, dalle innumerevoli materie prime ai piatti della tradizione. Dal prosciutto crudo di Parma con lo gnocco fritto al cotechino, passando per l’erbazzone e il pesce azzurro dell’Adriatico, per un pranzo o una cena nel segno della tradizione non c’è niente di meglio di un buon vino in accompagnamento.
Vini per antipasti, dai salumi all’erbazzone
Gli antipasti tipici dell’Emilia-Romagna allietano non solo gli aperitivi, ma anche grandi pranzi e cene. Le ricette sono davvero tante, ma protagonisti assoluti della tavola sono sicuramente i salumi. Il prosciutto crudo di Parma DOP, la mortadella di Bologna IGP, la coppa piacentina, il culatello di Zibello DOP…c’è proprio l’imbarazzo della scelta! Sono accompagnati naturalmente dal succulento gnocco fritto o dalle ottime tigelle, ma anche dai formaggi tipici, come il Parmigiano Reggiano DOP e lo Squacquerone di Romagna DOP.
Quello che ci vuole è un vino dotato di freschezza ed effervescenza, in grado di pulire la bocca dalla sapidità dei salumi e dalla grassezza del fritto. Un accostamento piacevole può essere sicuramente con il "Lambrusco del Fondatore" di Sorbara DOC, vino tipico emiliano, oppure con il "Berlucchi '61" Franciacorta Satèn DOCG.
Per chi preferisce un antipasto vegetariano, la tradizione culinaria della regione risponde con l’erbazzone, in realtà un piatto unico. Si tratta di una torta salata, detta anche scarpazzone, composta da un involucro di pasta ripiena di bietole insaporite con uovo, scalogno e aglio. Piatto povero reggiano, è stato poi arricchito con ingredienti più sostanziosi, quali il Parmigiano Reggiano e la ricotta. In abbinamento l’Albarola Colli di Luni DOC 2021, un vino bianco ligure, dotato di una naturale freschezza.
Primi piatti emiliani e vino, tra tortellini in brodo e tagliatelle al ragù
Ricca di storia e di sapori, la cucina dell’Emilia-Romagna spicca in tutto il mondo per i primi piatti realizzati con materie prime di eccellente qualità. Tortellini, anolini, cappelletti e cappellacci, ma anche tagliatelle, lasagne e passatelli.
Ripiena, asciutta o in brodo, la pasta all’uovo è rigorosamente preparata a mano. Pochi e semplici ingredienti arricchiti non solo dai gustosi condimenti, ma accompagnati da vini che riescono a esaltare il gusto della pietanza. La tradizione vuole naturalmente che si scelga un vino regionale, come un Lambrusco. In alternativa, però, si può puntare su un vino fruttato come il Dolcetto d’Alba “Madonna del Dono” DOC 2020, dotato di profumi freschi e fragranti, dal gusto piacevolmente armonico. Infine, superiore di nome e di fatto, in abbinamento alle lasagne il vino emiliano perfetto è il Gutturnio Superiore DOC 2021, il giusto equilibrio tra Barbera e Bonarda.
Il vino giusto per i secondi di pesce e di carne
L’abbondanza è uno dei tratti tipici della cucina di questa regione, ne definisce infatti il carattere e la peculiarità, offrendo indimenticabili pietanze. Per quanto riguarda i secondi piatti, spicca sicuramente lo stretto legame con il territorio e con il mondo contadino, dalle portate a base di carne ai piatti di mare. Proprio in abbinamento ai piatti di pesce emiliani, come il fritto misto di pesce azzurro o l’anguilla all’aceto balsamico, si può scegliere di degustare un calice di Albana Secco Romagna DOCG 2021, un bianco dalla forte personalità che presenta una buona acidità.
Proprio in Emilia-Romagna nasce uno dei piatti tipici delle festività natalizie italiane: il cotechino. Per scegliere il vino da abbinare al cotechino, bisogna sicuramente considerare la grassezza e il gusto intenso del piatto. La scelta giusta sarà sicuramente un vino dotato di buona acidità e corposità, ma anche moderatamente alcolici, come “Vigna delle More” Bonarda DOC, un rosso frizzante della tradizione lombarda.
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