Il Castello di Madruzzo, che dà il nome a questo vino, veglia sul Comune di Lasino (TN) con il suo profilo incombente, ma allo stesso tempo rassicurante nella sua linearità. In questa terra nel 1974 Giovanni Chistè, Domenico Pedrini e Mario Zambarda hanno fondato Pravis, “uniti più dall’amicizia che dai medesimi, unitari intenti produttivi.” La cantina ricorda il Castello, con le sue linee sobrie scavate nella roccia dolomitica. Gianni, Domenico e Mario sono convinti che per interpretare al meglio il futuro dell’enologia sia necessario custodire i saperi del passato. Così, accanto alle varietà internazionali (pinot grigio, chardonnay, gewurztraminer, muller thurgau, kerner, sauvignon, riesling, merlot, cabernet, pinot nero e syrah), coltivano quelle locali, come nosiola, rebo e schiava gentile, e altre quasi estinte come negrara e groppello di Revò. I vigneti sono frammentati in tanti piccoli appezzamenti sparpagliati sul soleggiato versante collinare della montagna che separa Trento dal Basso Sarca, dove le viti beneficiano della protezione delle Dolomiti di Brenta e l’influsso benefico del Lago di Garda. La filosofia produttiva si basa sul pieno rispetto della Natura e dei suoi cicli, applicando pochissima tecnologia, rispettando il ciclo delle vigne e programmando una scarsa resa quantitativa, senza l’uso di fertilizzanti o diserbanti chimici, cercando la semplicità delle cose per ottenere vini veri, vini che nascono in campagna.