Ci sono dolci che ti fanno impazzire subito, ma che stufano altrettanto facilmente. Perché “il troppo stroppia”, si sa. Ma non è questo il caso, perché la dolcezza che trovi in questa selezione è la cosa più naturale che ci sia, tanto che il vero problema è smettere di bere. Un Moscato d’Asti e uno di Pantelleria, accompagnati da un Passito Terre Siciliane e da un Sauternes: eccoli i quattro protagonisti del tuo fine pasto. Con la pasticceria secca sono una garanzia, ma il vero piacere è ancora più semplice. Un bicchierino di questi, sul divano, con un disco jazz. Nient’altro.
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(cod. S7128)
Moscato d'Asti DOCG della Cantina il Botolo Azienda Agricola è un vino dolce, brioso e divertente. Ha una spiccata acidità, ma è un vino delicato e allo stesso tempo complesso. E' un vino antico ed estremamente versatile. Il Moscato è disponibile fin dai mesi di dicembre e gennaio e viene consumato fresco, entro un anno dall’imbottigliamento. Di recente però, il Moscato DOCG del Botolo è articolarmente apprezzato in Asia, dove gli chef hanno rivoluzionato il suo tradizionale utilizzo, proponendolo come ideale accompagnamento alle pietanze speziate. In questo caso si gradisce non solo il prodotto della vendemmia corrente, ma anche quello di un anno o due prima. È un abbinamento da provare assolutamente, che sorprenderà positivamente i palati più esigenti.
Di colore giallo paglierino, presenta un profumo fresco, intenso, fruttato con piacevoli sensazioni di pesca gialla, albicocca e meringa. Al palato è dolce, morbido e gradevolmente brioso
Il gioiello più prezioso di casa Tasca d’Almerita è questo “Diamante”, prodotto con uve provenienti dalla tenuta di Regaleali. Non si indossa ma si beve, ovviamente. Ma le soddisfazioni che ci regala sono assolutamente paragonabili (almeno per noi appassionati di vino). Si tratta di un passito ottenuto non da sole uve di Moscato, come da tradizione dell’isola, bensì da un sapiente blend di uve Moscato e Gewürztraminer, non esattamente un vitigno autoctono siciliano ma che, negli ultimi anni, sta lentamente conquistandosi un posto d’onore anche nell’ampelografia mediterranea. Ovviamente ha bisogno di essere allevato negli angoli più freschi dell’isola, in vigneti che si trovano fino a 900 metri sul livello del mare, dove il calore del sole delle primavere e soprattutto delle estati, è mitigato da una certa frescura notturna. Ed è proprio questo magico mix di condizioni che permette all’uva di raggiungere la piena maturità di profumi e sapori. Dopo la vendemmia, i grappoli più sani e belli vengono lasciati disidratare all’ombra. Segue una vinificazione in acciaio e un affinamento di quasi un anno tra contenitori inerti e in bottiglia. Il colore è giallo dorato. Al naso fiori bianchi, scorza d’agrumi, frutta candita, frutta tropicale e tanto, tantissimo, miele d’acacia. In bocca è dolce ma equilibrato. Lungo e piacevolmente fresco, sembra non voler terminare mai.
Le Remparts di Château Bastor-Lamontagne è un vino botritizzato, ossia prodotto con uve attaccate dalla cosiddetta muffa nobile. Nasce da un equilibrato blend di Sèmillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle, coltivate nel comune di Preignac. Il Le Remparts è un vino ideale per chi vuole approcciarsi a questa particolare tipologia, grazie anche al suo rapporto qualità/prezzo davvero insuperabile. Nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo paglierino tendente al dorato. Al naso è elegante e ampio al tempo stesso. Un vino che stupisce per la piacevolezza dei suoi profumi che spaziano tra frutta, in confettura, caramello, miele e vaniglia. In bocca è ricco, opulento, dolce ma non stucchevole, grazie anche alla bella acidità che lo sostiene. Da bere in compagnia degli amici di sempre, mentre ci si coccola con un dolce raffinato.
Pantelleria, grazie ai suoi tradizionali vigneti ad alberello, i terreni poveri e quel vento benefico che soffia costantemente, rappresenta una sorta di Paradiso terrestre per la viticoltura siciliana. Luoghi incantevoli per passare le proprie vacanze, dividendosi tra il blu del mare e i colori della tavola imbandita. I vini, poi, sono semplicemente indimenticabili. Lavorati, con fatica, da vignaioli eroici, rappresentano la conclusione ideale di ogni buon pasto. Quello proposto qui da Pellegrino non fa eccezione. Uve Zibibbo, o meglio Moscato d’Alessandria, in purezza, è un vino dolce naturale elegante e raffinato. Dopo la vendemmia, le uve vengono velocemente conferite in cantina per essere trasformate. In questa fase è vitale che tutto fili liscio e che le cassette con i grappoli restino il minor tempo possibile sotto al sole. La vinificazione avviene in acciaio a temperatura controllata e, per preservare la naturale dolcezza dell’uva, la fermentazione viene fermata prima che i lieviti abbiano modo di trasformare tutto lo zucchero in alcol. Si interviene abbassando la temperatura, fino circa a 3 gradi. Poi bisogna attendere qualche mese perché il vino raggiunga il giusto equilibrio. Dolcezza e freschezza, ben bilanciate, con una carica aromatica che difficilmente trova paragoni in altre parti d’Italia. Un piacere da assaporare lentamente, mentre si mangiano dei formaggi, magari di capra, o gustando dei dolci al cucchiaio.
Di colore giallo paglierino chiaro, al naso presenta gradevoli note di pesca gialla, melone e agrumi. In bocca è delicato e armonico con evidenti note di pesca gialla e accenni di melone e pompelmo
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