Ra'is nasce da uve Moscato raccolte nella tenuta di Contrada Baroni, a Noto. Ra'is è un ricordo del giorno in cui il Conte Paolo Marzotto, ancora bambino, chiese alla madre di regalargli proprio una bottiglia di moscato. Nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo dorato dai riflessi ramati. Al naso è inconfondibile, con intensi sentori di agrumi, albicocca, miele e datteri. In bocca è allo stesso tempo amabile e fresco, grazie a un eccezionale equilibrio tra zuccheri, acidità e sentori di mandorla caramellata. Si ottiene questo risultato grazie a una particolare tecnica produttiva che prevede la raccolta delle uve in due epoche vendemmiali differenti. La prima, anticipata, garantisce una maggiore concentrazione acida. La seconda, in appassimento naturale su pianta, esalta al massimo le potenzialità varietali. Segue una ulteriore selezione manuale su nastri da cernita, diraspatura e pressatura soffice. Dopo la vinificazione, in vasche di acciaio di piccola dimensione, la base rimane in sur-lie per un anno, poi un passaggio in barrique per altri 12 mesi. E dopo l’imbottigliamento è prevista una ulteriore fase di affinamento in vetro per almeno due anni.
C'è una Sicilia bella ed elegante. Un'espressione nobile dell'antica arte di coltivare la terra e di produrre grandi vini. Baglio di Pianetto, con i suoi oltre venti anni di storia, rappresenta proprio questa anima elegante e raffinata. Anni che hanno permesso all'azienda di proprietà della famiglia Marzotto, con le sue tenute nella campagna di Palermo e nella Val di Noto, di raggiungere standard qualitativi davvero interessanti. In perenne e costante equilibrio tra tradizione e innovazione, Baglio di Pianetto dà vita anno dopo anno a vini di grande personalità, tutti facilmente distinguibili per la loro inconfondibile eleganza. I valori custoditi dal Baglio passano dal rispetto dell’integrità di materie prime d’eccellenza, alla salvaguardia e ottimizzazione delle risorse naturali. Non a caso, da tempo è in corso un processo di conversione al biologico dell’intero patrimonio agricolo. Una scelta quasi obbligata per un'azienda moderna e globale che affronta con coraggio e competenza i mercati di tutto il mondo. In cantina domina invece la tecnologia che però non può far altro se non valorizzare il lavoro iniziato in campagna. E in genere, ci riesce benissimo.
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