Siamo abituati a pensare al Collio friulano come a una zona opulenta, terra di grandi vini. Ma i tempi in cui il vino valeva meno di frumento e mais, e fare il contadino era una battaglia quotidiana, non sono così lontani. Ancora negli Anni 60 due braccia in più o in meno facevano la differenza. Francesco Vosca, che allora era appena un bambino, ricorda con orgoglio le giornate passate nei campi a zappare. Oggi Francesco guida l’azienda con lo stesso spirito, aiutato dalla moglie Anita e dai figli Gabriele ed Elisabetta. Una piccola realtà a conduzione famigliare, 8 ettari a cavallo delle DOC Collio e Friuli Isonzo, per circa 15.000 bottiglie l’anno. I vitigni sono quelli tipici della zona, con le principali varietà internazionali (chardonnay, riesling, sauvignon, pinot grigio e cabernet franc) accanto a quelle locali (friulano, malvasia e picolit), e la produzione è concentrata principalmente sui vini bianchi. Il Sauvignon 2012 si distingue per il suo profilo molto particolare, che all’esplosività fruttata tipica della varietà sostituisce un profilo più fine ed equilibrato, senza rinunciare a un corpo importante, arricchito dalla mineralità tipica del suolo alluvionale della zona.