Ebbene sì, non solo prelibato formaggio ma anche vitigno e ancor più prelibato vino. La ragione del suo nome è di natura “territoriale”: è un vitigno a bacca bianca tipico delle valli di Marche e Abruzzo, dove un tempo la pratica della pastorizia era così radicata da non distinguere le pecore dagli acini. O almeno così dicono. Vabbè, adesso, edotti e consapevoli, non vi resta che gustarlo! Nel 1897 Giovanni Bosco iniziava la sua carriera di viticoltore sui “Colli Innamorati”, nel pescarese, originando con la sua Cantina Bosco quello che negli anni a venire sarebbe diventato il punto di riferimento dell’Abruzzo del vino. Una tradizione centenaria in cui le generazioni si sono susseguite plasmando con costanza e passione una realtà che oggi può contare su 75 ettari vitati (in parte in conversione al biologico) e oltre 600.000 bottiglie prodotte all’anno. Negli Anni 80 Giovanni Bosco Jr. ha realizzato la splendida cantina sotterranea sulle colline di Nocciano, che da sola vale una visita. L’azienda guidata oggi da Nestore e Stefania Bosco ha costruito il suo nome e la sua reputazione grazie a vini netti, centrati e di grande finezza. Uno su tutti il Montepulciano d’Abruzzo, il “gioiello di famiglia”, poi bianchi e rossi monovarietali che raccontano il territorio con uno stile riconoscibile e sempre convincente, come questo piacevolissimo Pecorino.