Nella storia dello Champagne un posto d’onore va certamente riconosciuto al monaco benedettino Dom Thierry Ruinart che, insieme all’iconico Dom Pérignon, possono considerarsi tra i padri del celeberrimo vino francese. Vissuto a cavallo tra XVII e XVIII secolo, Dom Ruinart fu un teologo e storico ma soprattutto una persona estremamente brillante e visionaria che, a soli 23 anni, intuì le potenzialità di un nuovo vino, particolarmente in voga tra gli aristocratici parigini, caratterizzato da una certa effervescenza. La nascita della maison a lui intitolata risale al primo settembre 1729, quando Nicolas Ruinart aprì il suo primo registro contabile dedicato proprio al “vin de bulles”. Lo stile della casa si basa soprattutto sullo chardonnay e sulla sua grande eleganza. Oggi Ruinart è parte del più grande gruppo del lusso mondiale LVMH.
Ecco i nostri suggerimenti: un catalogo in costante aggiornamento da scoprire ogni giorno.
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Con "Spasso", Vite Colte si è lanciata (con successo) in un nuovo progetto enoico. Si tratta di una Barbera in purezza, lasciata appassire sulla pianta in vigna fino a raggiungere la giusta concentrazione di zucchero. Una tecnica difficile che presenta parecchie incognite, dato che i grappoli, nonostante l'appassimento, devono rimanere perfettamente sani per non rovinare il risultato finale. La vinificazione, poi, avviene in acciaio, con lunghe macerazioni che proseguono per oltre due settimane a una temperatura di circa 25 gradi. Segue la malolattica e un affinamento di almeno sei mesi in barrique. Il risultato finale è un vino caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, con un bouquet di profumi ampio ed elegante, con sentori di frutta rossa matura, confettura di prugne e ribes. In bocca è intenso, con evidenti note di frutta appassita, morbido, caldo e avvolgente.
"Un giorno senza vino è un giorno perso e tutto è follia nel mondo ciò che non è piacere."