I migliori vini da abbinare alle scaloppine

    Vini freschi, giovani e vivaci per un secondo facile facile

    I migliori vini da abbinare alle scaloppine

    Facili, veloci e gustose, le scaloppine sono un secondo perfetto per i momenti in cui si ha voglia di qualcosa di buono senza passare ore ai fornelli. Il taglio di carne tenero e sottile (maiale, vitello, pollo o tacchino, ma si possono preparare anche con il pesce) garantisce una cottura rapida, mentre la panatura a base di farina crea una deliziosa cremina che sta a meraviglia con condimenti e contorni di vario tipo.

    Prepara calici e apribottiglie (e il palato, ovviamente): ecco una guida all’abbinamento tra vino e scaloppine!

     

    Che vino abbinare alle scaloppine ai funghi?

     

    Pochi ingredienti e qualche minuto di cottura sono sufficienti per portare in tavola un piatto di scaloppine gustoso e morbido. Lo si può servire nella sua veste più classica, cotto nel vino bianco o insaporito con una spruzzata di limone, oppure arricchito con ingredienti ancora più gustosi, come nel caso delle scaloppine ai funghi.

    L’appeal di questa aggiunta è facilmente spiegata: con il loro sapore tipicamente umami - sapido e aromatico - i funghi donano alla carne un sentore avvolgente, che porta i commensali a ripulire il piatto in pochi bocconi, soprattutto se accompagnato dal vino giusto. Scegliere la migliore etichetta non è un’impresa ardua, ma è importante considerare la varietà di funghi utilizzata per la ricetta.

    Tra i più comuni spiccano gli champignon, una tipologia dal gusto sapido, ma piuttosto delicato, che si affianca bene a un bianco leggero e vivace, come uno Chardonnay.

    Meglio puntare in questo caso su un esemplare giovane, senza accenni legnosi, come un "Luna d'Agosto" Chardonnay Langhe DOC 2023, dal colore giallo paglierino luminoso, dall’identità fresca e dagli aromi vivaci. Tra le note primarie spiccano i profumi floreali dell’acacia e della ginestra, accompagnati da sentori di pesca, mela e agrumi e da un sorso persistente arricchito da una piacevole nota minerale.

    Se invece vuoi portare in tavola un secondo dai sentori più ricchi, puoi optare per i funghi porcini, caratterizzati da un gusto più ricco e leggermente terroso che si affianca a meraviglia a un vino più profondo, come potrebbe essere un rosso. Attenzione però a non appesantire l’abbinamento con un’etichetta troppo strutturata, per non correre il rischio di coprire i sentori in gioco. Un buon candidato è un rosso giovane e mediamente tannico, come un Rosso di Montalcino DOC 2022, che trae la propria freschezza dalle uve Sangiovese con cui è prodotto.

    Caratterizzato da un colore rubino limpido, questo rosso toscano porta nel calice un bouquet delicato, ma ammaliante di violetta, frutti rossi, prugna e spezie, accarezzando il palato con una trama tannica equilibrata, un sorso rinfrescante e una punta di acidità.

     

    Scaloppine alla pizzaiola, un secondo che sa di Italia!

     

    La pizza Margherita è uno dei pilastri della gastronomia italiana, un piatto che ha portato in alto il nome del Belpaese anche all’estero, con i suoi sapori mediterranei tanto semplici quanto ammalianti. La fragranza del pomodoro, la nota aromatica dell’origano e del basilico e la morbidezza filante della mozzarella trovano però spazio anche nei piatti di carne, come nel caso delle scaloppine alla pizzaiola.

    Cuocere la carne direttamente nel sugo di pomodoro dà vita a un piatto tenero e gustoso, che richiede tuttavia un po’ di attenzione nell’abbinamento enologico. La punta di acidità offerta da questo condimento potrebbe infatti entrare in contrasto con alcuni vini.

    Ci sono molti bianchi adatti allo scopo, ma se ti piace l’idea di accompagnare questo piatto con un rosso, puoi trovare un ottimo candidato in una bottiglia di "Aimone" Vino Rosso d'Italia, che ben si adatta a questo piatto proprio grazie alla struttura non troppo articolata, al gusto morbido e alla trama organolettica fruttata.

    All’olfatto si possono percepire chiaramente i profumi di ribes e lampone, mentre al palato questa bottiglia offre un’ottima bevibilità, adatta ai condimenti arricchiti da pomodoro e da erbe aromatiche, come questo.

     

    Quale vino per le scaloppine al limone?

     

    Se nelle scaloppine alla pizzaiola l’acidità del pomodoro rappresenta un rischio per l’abbinamento, con le scaloppine al limone la scelta del vino potrebbe sembrare addirittura più complessa. La chiave è prendere in considerazione la freschezza di questo ingrediente - che dona alla carne una sfumatura briosa e una particolare nota agrodolce - e cercare un vino che abbia tra i propri tratti una simile vivacità, e che accompagni il piatto senza dominarlo.

    Una buona scelta è rappresentata da un bianco equilibrato e fresco come questo "Artéteca" Vermentino Montecucco DOC 2024. Si torna a fare una tappa in Toscana nella scoperta di questo eccellente vino, adatto tanto ai menù di pesce quanto ai piatti di carne delicati come questi, grazie all’ottimo bilanciamento tra le note dolci di frutta e fiori percepibili all’olfatto e quelle più fresche che solleticano il palato.

     

    Scaloppine al vino bianco: la semplicità paga!

     

    Tra la sapidità e la profondità dei funghi, il gusto avvolgente del pomodoro e la nota fresca e briosa del limone, non è facile eleggere la scaloppina più buona, ma a volte i sapori che più conquistano il palato sono quelli più semplici, come nel caso di una classica scaloppina al vino bianco.

    Questo piatto tipico della cucina milanese - ma diffuso oggi in tutta Italia - è ancora più semplice da preparare rispetto alle altre, poiché è sufficiente passare la carne nella farina e rosolarla in padella con del burro e con un goccio di vino bianco, guarnendo infine con una spolverata di prezzemolo in fase di impiattamento.

    Per la scelta dell’abbinamento enologico può essere facile (e pratico) utilizzare lo stesso vino impiegato per sfumare la carne, meglio ancora si si tratta di un’etichetta fresca e agrumata come un Verdicchio, capace di creare il contrappunto vivace e gustoso richiesto dal piatto.

    A svolgere degnamente questo compito è un "Il Priore" Verdicchio Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2023, un gioiellino marchigiano che - tanto in cottura quanto nell’abbinamento - dona struttura al piatto, grazie alle note di frutta a polpa gialla e acacia e al leggero sentore minerale che vivacizza la degustazione. Al palato regala freschezza, persistenza e un sorso morbido che non lascia indifferenti.

     

     

     

    Hai già l'acquolina in bocca? Allora è il momento di cucinare e brindare: su Svinando ti aspetta il vino giusto per accompagnare le tue scaloppine!

     

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