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Vini laziali, cosa c'è da sapere dalle origini a oggi

Terroir, vitigni e principali DOC della regione

Vini laziali, cosa c'è da sapere dalle origini a oggi

Da una regione simbolo dell’italianità, con Roma e i suoi monumenti iconici, il Lazio conquista tutti i visitatori non solo con la sua storia, architettura e paesaggi ma soprattutto con la sua tradizione enogastronomica, grazie ai celebri piatti della cucina romana da accompagnare ai vini regionali tutti da scoprire e gustare!

 

Le antiche origini e il ruolo del Lazio nella storia del vino

Il Lazio è stata la culla della civiltà romana e ha svolto un ruolo essenziale nello sviluppo e nella diffusione della cultura del vino nel corso dei secoli. La viticoltura e alcuni vitigni autoctoni del Lazio risalgono persino al periodo degli Etruschi e in seguito, durante l’Impero romano, la regione ha avuto una funzione centrale nella produzione e commercio del vino in Europa.

Durante l’antichità si praticava un vero “culto del vino” con la venerazione di divinità come il dio romano Bacco e la diffusione della viticoltura fu talmente larga da costringere l’imperatore Domiziano a proibire l’impianto di nuovi vigneti in favore del grano. Questa legge è stata pressoché ignorata fino alla sua abrogazione da parte dell'imperatore Marco Aurelio Probo, il quale usava le viti come strumento per segnare i confini dell’Impero romano e simboleggiare il potere di Roma a ogni nuova conquista.

La produzione dei vini laziali ha subito un declino dopo la caduta dell’Impero ma nel corso dei secoli successivi la viticoltura ha visto una ripresa grazie ai contadini e produttori locali, facendo sì che i vini regionali venissero ampiamente apprezzati nel Rinascimento. La storia dei vini del Lazio, tuttavia non è ancora finita grazie alla loro costante rinascita moderna degli ultimi decenni, che ha visto una grande valorizzazione dei vini del territorio.

 

Quali sono i principali vitigni per la produzione di vini laziali?

produzione vini doc laziali

 

Nel Lazio sono presenti una varietà di vitigni autoctoni e internazionali, la cui combinazione dà origine a vini dalle caratteristiche e dai profili molto apprezzati dagli appassionati di vino.

La produzione di vino in Lazio è maggiormente incentrata sui vini bianchi, per un 76% del totale; infatti, nella regione sono prevalenti i vitigni bacca bianca, tra cui Malvasia del Lazio, Malvasia Puntinata, Trebbiano Giallo, Trebbiano Romagnolo, Malvasia di Candia, Trebbiano Toscano, Greco, Cacchione, Bombino Bianco e Grechetto, e gli internazionali Chardonnay, Sauvignon, Semillon e Pinot Bianco.

A bacca scura spiccano l'autoctono Cesanese (comune e di Affile), il Montepulciano, il Sangiovese e gli internazionali Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot.

 

Zone di produzione e principali DOC della regione Lazio

I vigneti laziali si estendono su una superficie di circa 50.000 ettari, su un terreno per metà collinare e per il resto equamente diviso tra pianura e montagna. La regione vanta 26 DOC e 3 DOCG e gode di un terroir unico dato da una combinazione di fattori geografici, climatici e geologici che influenzano le caratteristiche dei vini.

Tra le principali zone di produzione dei vini del Lazio, quella dei Castelli Romani è senz'altro la più conosciuta della regione. Quest’area, situata in provincia di Roma, è particolarmente vocata alla viticoltura in quanto caratterizzata da terreni vulcanici e ricchezza di sali minerali grazie alla presenza di laghi. La zona dei Castelli Romani si distingue per la prevalenza di vini bianchi aromatici come il Frascati DOC. Le “frasche” da cui pare derivare il nome di quest'area sono il simbolo tradizionale del vino nuovo.

E nella stessa zona troviamo anche la Colli Albani DOC e due delle DOCG della regione, il bianco dolce Cannellino di Frascati DOCG e il bianco secco Frascati Superiore DOCG, entrambi prodotti prevalentemente con Malvasia bianca di Candia e/o Malvasia del Lazio in uvaggio.

In provincia di Frosinone, caratterizzata da drenanti terreni rossi e un clima ventilato, nasce il “Sapiens” Cesanese del Piglio DOCG, la terza DOCG del Lazio dal il vitigno autoctono a bacca scura Cesanese (d’Affile o comune).

Nella zona chiamata Tuscia, in provincia di Viterbo, dai suoli vulcanici che giovano l’influenza del mar Tirreno, presso Montefiascone ha origine invece l’apprezzata DOC Est! Est!! Est!!!.

 

 

Ora che sai tutto sui vini di questa regione, non ti resta che iniziare il tuo viaggio alla scoperta dei vini laziali: lasciati guidare dalla selezione di Svinando e dai consigli di abbinamento presenti all’interno delle schede di ogni vino!

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