La Calabria è una terra che affascina non solo per il mare cristallino e i paesaggi incontaminati, ma anche per la sua lunga tradizione vitivinicola. Qui, tra montagne e coste baciate dal sole, la vite cresce da secoli dando origine a vini unici, spesso ancora poco conosciuti rispetto ad altre regioni italiane più celebri. Eppure i vini calabresi custodiscono un patrimonio di aromi, sapori e storie che vale la pena scoprire: rossi intensi e strutturati, bianchi profumati e freschi, vini dolci da meditazione.
Negli ultimi anni l’interesse verso questa regione è cresciuto, portando a una domanda sempre più frequente: quali sono i migliori vini calabresi? La risposta non è semplice, perché la Calabria offre una grande varietà di vitigni e denominazioni che meritano di essere esplorate, dalle etichette più celebri come il Cirò fino a produzioni di nicchia capaci di sorprendere anche i palati più esigenti: scopriamoli insieme!
Calabria: storia e tradizione vitivinicola
La viticoltura in Calabria affonda le sue radici nella Magna Grecia. Furono i coloni greci a portare qui le prime tecniche di coltivazione della vite, trovando un territorio ideale per la produzione di vino grazie al clima mediterraneo e ai terreni collinari esposti al sole e alla brezza marina. Il vino calabrese, in epoca antica, era considerato prezioso: alcune fonti raccontano che fosse offerto come dono agli atleti olimpici per celebrare le loro vittorie.
Durante i secoli, la produzione si è mantenuta principalmente legata alla tradizione contadina. Oggi molte cantine hanno saputo unire modernità e memoria storica, recuperando vitigni autoctoni e valorizzandoli attraverso tecniche di vinificazione innovative. Il risultato è una nuova identità enologica, in cui passato e presente convivono armoniosamente.
I principali vitigni autoctoni

Una delle ricchezze della Calabria è il suo patrimonio ampelografico. I vitigni autoctoni rappresentano il cuore della produzione, con caratteristiche che li rendono unici e difficilmente replicabili altrove.
- Gaglioppo: è il vitigno principe della regione, da cui nascono i grandi rossi calabresi, in particolare il Cirò. Dona vini di colore rubino, con profumi di frutti rossi e spezie, tannini decisi e grande potenziale di invecchiamento. Quando ci si chiede quali sono i migliori vini rossi calabresi, il Gaglioppo è la risposta più immediata.
- Magliocco: meno noto ma altrettanto interessante, produce vini strutturati, intensi, spesso affinati in legno per esaltarne la complessità. Il Magliocco offre rossi eleganti, perfetti per chi ama i vini dal carattere deciso.
- Greco Bianco: è il vitigno simbolo dei bianchi calabresi. Conosciuto soprattutto per il Greco di Bianco DOC, un vino passito dolce e profumatissimo, si presta anche a versioni secche fresche e minerali. Per chi vuole sapere quali sono i migliori vini bianchi calabresi, il Greco Bianco è senza dubbio il punto di partenza.
- Pecorello e Mantonico: vitigni meno diffusi ma sempre più riscoperti. Il Pecorello regala bianchi vivaci e fragranti, mentre il Mantonico è usato sia per vini secchi sia per passiti dal bouquet complesso, come per esempio l’ottimo “Efeso” Calabria IGT 2023, un vino che ha una buona capacità di invecchiamento, arrivando evolvere positivamente anche per otto anni se ben conservato.
Quali sono i vini DOC calabresi? Le denominazioni più importanti
La Calabria vanta numerose denominazioni, alcune delle quali hanno contribuito a rendere la regione sempre più apprezzata nel panorama enologico italiano e internazionale.
- Cirò DOC: è senza dubbio la denominazione più famosa. Prodotto nella zona di Crotone, è ottenuto principalmente da uve Gaglioppo. I vini Cirò possono essere rossi, rosati o bianchi, ma i rossi restano i più rinomati: corposi, con sentori di frutta matura, spezie e note minerali.
- Greco di Bianco DOC: un vino dolce da meditazione che ha reso celebre la zona ionica reggina. Prodotto con uve appassite di Greco Bianco, è caratterizzato da profumi di miele, frutta secca e fiori, con una dolcezza elegante e mai stucchevole.
- Terre di Cosenza DOC: una denominazione più recente che raccoglie e valorizza diverse sottozone della provincia di Cosenza. Qui troviamo sia rossi che bianchi di grande qualità, espressione del territorio.
- Scavigna DOC: piccola denominazione situata vicino a Lamezia Terme, con vini rossi, bianchi e rosati che uniscono freschezza e sapidità.
- Melissa DOC: prodotta anch’essa nel Crotonese, in un’area vicina a quella del Cirò. I vini, soprattutto rossi e rosati da uve Gaglioppo, si distinguono per struttura e intensità aromatica, con note fruttate e speziate che richiamano la tradizione calabrese.
Quando ci si chiede quali sono i vini DOC calabresi, queste denominazioni rappresentano solo alcuni esempi: la regione conta infatti oltre 10 DOC e numerose IGT che coprono l’intero territorio.
Caratteristiche dei vini calabresi
I vini calabresi riflettono il carattere forte e autentico della regione. I rossi, dominati da Gaglioppo e Magliocco, sono generalmente strutturati, con tannini importanti e una spiccata mineralità. Sono vini che raccontano il sole e il terreno argilloso e calcareo in cui crescono le vigne.
I bianchi, ottenuti da vitigni come Greco Bianco, Pecorello e Mantonico, offrono freschezza e aromi fruttati, con note floreali e un’interessante sapidità dovuta alla vicinanza del mare. Quando ci si chiede quali sono i migliori vini bianchi calabresi, la risposta dipende dal gusto personale: alcuni preferiscono la delicatezza minerale dei vini secchi, altri la ricchezza aromatica.
I vini rosati calabresi meritano una menzione speciale: spesso prodotti da Gaglioppo, hanno un colore intenso e un profilo aromatico che li rende versatili e sorprendenti. Un esempio? “Mabilia” Cirò DOC Rosé 2024 è perfetto se ami i vini intensamente fruttati. Dal colore rosa tenue, elegante e delicato, affascina con fragranti note che richiamano la frutta dolce, come il melone e il pompelmo rosa. In bocca è fresco, sapido e dotato di un bel equilibrio tra tutte le sue componenti.
Vini calabresi: gli abbinamenti gastronomici
La Calabria è una terra di sapori intensi: prodotti speziati come la ‘nduja, formaggi stagionati, piatti di carne e una cucina di mare altrettanto ricca. I vini calabresi trovano abbinamenti naturali con queste tradizioni gastronomiche.
- Rossi calabresi: un Cirò o un Magliocco si sposano perfettamente con carni alla brace, capretto al forno e piatti a base di cinghiale. La loro struttura li rende ideali anche con i salumi piccanti tipici della regione.
- Bianchi calabresi: i vini freschi e minerali, come quelli da Pecorello o Mantonico, accompagnano piatti di pesce, crostacei e insalate di mare. Le versioni passite, come il Greco di Bianco DOC, si abbinano ai dolci tradizionali, tra cui mostaccioli e pignolata.
- Rosati calabresi: ottimi con primi piatti a base di sughi di pesce, ma anche con pizza e piatti vegetariani.
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