Agrumati, floreali, erbacei, speziati: guida alle tipologie di Gin

    Profumi e sapori da esplorare in un mondo di possibilità

    Agrumati, floreali, erbacei, speziati: guida alle tipologie di Gin

    La rinascita del Gin nella mixology moderna non è frutto del caso. Questo distillato di bacche di ginepro, nato secoli fa come tonico medicamentoso, offre al settore beverage una gamma talmente vasta di stili produttivi e profili aromatici, da consentire un ampio spazio di manovra, sia per il consumo liscio che per la creazione di cocktail a base di Gin.

    Stai cercando l’etichetta giusta per le tue degustazioni, ma non sai come muoverti di fronte a questa enorme varietà? Svinando ti aiuta con una guida alle tipologie di Gin, da esplorare in base alla loro predominanza aromatica!

     

    Gin erbacei e balsamici: aromatici, vegetali e complessi

     

    Il mondo del Gin è così sfaccettato che non è insolito trovarsi spaesati di fronte alle innumerevoli etichette disponibili. Partendo da una base comune - le bacche di ginepro che conferiscono al prodotto un retrogusto resinato e amarognolo - ogni distilleria gioca con le botanicals, dando vita ad aromi erbacei, fruttati, agrumati o speziati in base al proprio estro creativo.

    Tra le categorie più classiche e diffuse, spicca quella del Gin erbaceo o balsamico, che prevede l’utilizzo in distillazione di botaniche come radice di angelica, basilico, alloro, borragine, timo, sedano, finocchio, pino, menta e origano, sapientemente bilanciati per conquistare i sensi del consumatore con note vegetali, balsamiche o terrose, complesse, ma piuttosto rinfrescanti.

    La tradizione europea offre agli appassionati un’ampia gamma di Gin erbacei imperdibili, tra cui “Acqueverdi” Gin Delle Alpi, un’etichetta valdostana dai sentori aromatici e rinfrescanti, preparata con erbe raccolte nei pressi di un ruscello. Tra le botaniche del Gin, in questo caso i prediligono malva, genziana, ginepro e fiori di sambuco.

    La Spagna rilancia con gli aromi mediterranei di Gin Mare “Mediterranean Gin”, un distillato che nasce dalla lenta macerazione di aromatiche, come timo, basilico e rosmarino, arricchiti da sentori di olive e da un leggero tocco agrumato.

    La sfumatura amarognola e vegetale conferita da queste botaniche si presta benissimo per la preparazione di un Gin Tonic dal twist erbaceo, in accordo con un’acqua tonica non troppo amara. Ma se stai cercando un buon abbinamento con il Gin per la preparazione di un cocktail dai sentori particolari, puoi puntare su un Gin Basil Smash, aromatizzato con foglie di basilico, da shakerare assieme agli altri ingredienti.

     

    Gin fruttati e agrumati: un tocco rinfrescante perfetto per l’estate

     

    I Gin fruttati e agrumati sono una categoria sempre più popolare, che deve il proprio successo al connubio tra freschezza e morbida aromaticità, ideale per la miscelazione.

    La classica sfumatura erbacea conferita dal Gin viene in questo caso arricchita da note di mela, mirtillo, fico, uva spina, mango, scorze di agrumi o anche frutta secca, come le mandorle, regalando suggestioni leggermente più dolci, adatte a chi non apprezza molto l’indole amarognola dei classici Gin.

    Anche in questo caso hai l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda l’etichetta migliore da comprare. Se ami il Gin agrumato e magari hai voglia di preparare un buon Gin Lemon da gustare a bordo piscina o durante una chiacchierata serale con gli amici, puoi rimanere in Italia e stappare un Gin Costiera Sorrento. Tra le botanicals predominanti di questo spirit meridionale spicca il gusto rinfrescante e ammaliante del limone (appunto) di Sorrento IGP e della mela Annurca DOP, i protagonisti di una degustazione che sa di vacanza.

    Se invece ti piace viaggiare un po’, anche con una semplice degustazione, puoi approdare in Francia grazie a questo Gin G'Vine “June Peach”, caratterizzato da un gusto morbido, delicato ed elegante, grazie all’aggiunta di aromi di pesca selvatica e frutti estivi. Un meraviglioso Gin estivo che conquista da solo, ma che si presta bene alla miscelazione con un po’ di Champagne.

     

    Gin floreali: più che un distillato, un’elegante poesia

     

    Gli amanti del Gin prediligono le degustazioni attente, che mirano a distinguere i profumi che la distilleria ha scelto di mettere in primo piano. Con il Gin floreale questo pallino si trasforma in un’esperienza ancora più piacevole, grazie a una sfera aromatica elegante. Al ginepro in questo caso si accompagnano le sfumature leggere e naturali della violetta, del gelsomino, dei fiori di sambuco o della lavanda, che danno vita a un incontro sensoriale sofisticato, quasi poetico.

    Si potrebbe pensare in questo caso che sia un peccato “sporcare” queste etichette con la miscelazione, quando in realtà l’utilizzo di un Gin floreale conferisce ai drink una sfumatura romantica e raffinata, come nel caso del cocktail Aviation, a base di Gin, liquore al maraschino, sciroppo di violetta e succo di limone, che puoi preparare con una base di Gin Roku “Sakura Bloom Edition”. In questa bottiglia - elegantissima - spiccano tra le botaniche le note degli iconici fiori di ciliegio, che conferiscono al Gin un tocco soave e morbido.

    Se invece preferisci un Gin che bilanci sentori erbacei e floreali, per un Martini Dry dalle sfumature delicate, non perderti una bottiglia di Inverroche Classic Gin, il prodotto ideale per chi vuole assaporare un istante di primavera, grazie all’aggiunta della rosa tra le altre botaniche.

     

    Gin speziati o salati, perfetti per chi ama le note grintose

     

    Non tutti sono portati per i drink dal gusto morbido e semplice: i palati più esigenti vogliono fare esperienza di sentori particolari, che diano vita a una degustazione avventurosa. Rispondono a questa richiesta i Gin speziati o salati.

    I primi sono perfetti per i consumatori che amano i sentori particolari, ottenuti grazie alla macerazione di ingredienti come noce moscata, cardamomo, coriandolo, pepe e molte altre botanicals dal gusto deciso. Un esempio perfetto di questa intensa commistione è il Gin “Monkey 47” Sloe, che deve alla selezione di diverse varietà di pepe i propri sentori speziati e quasi piccanti. Queste note rendono speciali le degustazioni lisce, ma ancora più accattivanti quelle in miscela, per esempio per la preparazione di un Red Snapper, la variante con il Gin del Bloody Mary.

    Dall’estremo Oriente, infine, l’arte della distillazione giapponese insegna che un buon Gin nasce dalla capacità di saper domare anche gli elementi più ostici, come nel caso di Etsu Gin, prodotto a Hokkaido, che conquista per il suo profilo aromatico fresco ed elegante. Protagonista assoluto è un agrume tipico del Giappone - yuzu - che dona al distillato una nota agrumata intensa e delicata. Completano la ricetta botaniche come tè verde, pepe sansho e radice di liquirizia, per un gusto equilibrato e leggermente speziato. Il gusto è comunque morbido ed elegante, un must have per le degustazioni meditative o per la preparazione di un semplice Gimlet, a base di Gin e lime cordial.

     

     

     

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