Gin Tonic: ricetta, storia, curiosità e varianti

    Non sai come prepararlo? Ci pensiamo noi!

    Gin Tonic: ricetta, storia, curiosità e varianti

    Nel mondo del beverage il Gin Tonic è un po’ un’istituzione, un long drink intramontabile nato nel XVIII secolo dall’unione di Gin e acqua tonica e ancora oggi considerato una delle più iconiche manifestazioni della mixology classica. Eppure la sua ricetta è piuttosto facile. Ecco come preparare il Gin Tonic a casa, per un cocktail party dal sapore vintage!

     

    Come preparare un Gin Tonic perfetto (o quasi)

     

    Realizzare un Gin Tonic non è un’impresa complessa, nemmeno se non hai seguito corsi di mixology o se non disponi di un kit da bartender super accessoriato.

    A meno che tu non preferisca un Gin Tonic ready to drink, ti bastano soli 4 ingredienti - Gin e acqua tonica (ovviamente), ghiaccio e scorza di limone - per dare vita a questo classico intramontabile, che sia per una degustazione tranquilla davanti alla TV o per stupire i tuoi amici durante una serata di chiacchiere e cocktail.

    È tuttavia cruciale prestare un po’ di attenzione alle proporzioni tra il distillato e la tonica, in modo da bilanciare sapientemente i sentori alcolici e botanici del primo e la carica amarognola della seconda.

    In genere, un Gin Tonic classico ed equilibrato prevede 3 parti di tonica e 1 parte di Gin, con le seguenti quantità:

     

    • 5 cl di Gin
    • 15 cl di acqua tonica
    • Ghiaccio q.b.
    • Zest di limone

     

    Con un po’ di esperienza puoi però modulare queste proporzioni per ottenere l’effetto che più ti piace. Aumenta la quantità di distillato per renderlo protagonista della degustazione, oppure versa un po’ di tonica in più per amplificare i sentori amari e ottenere un drink un po’ più leggero.

    Per la preparazione basta mettere un po’ di ghiaccio nel bicchiere (il balloon è il più indicato, caratterizzato da una forma panciuta che permette al Gin di sprigionare tutti i proprio aromi) e versarvi poi direttamente il distillato e l’acqua tonica. Guarnisci infine con una scorzetta di limone.

     

    I migliori Gin per il Gin Tonic e le sue varianti

     

    Non sono solo le proporzioni a contare, ma anche la scelta degli ingredienti per il Gin Tonic. Esistono infatti distillati di vario tipo, a seconda delle zone di produzione e delle botaniche utilizzate, che danno vita non solo al Gin Tonic old style, ma anche alle sue numerose varianti.

    Se vuoi preparare un drink dai toni classici e senza particolari guizzi creativi, l’ideale è partire da un London Dry Gin, come un Martin Miller's, caratterizzato da sentori freschi, puliti e morbidi, e da spiccate note di ginepro.

    Se invece ti affascinano le note aromatiche particolari, puoi lasciarti ammaliare dalla sua versione mediterranea, realizzata a partire da un Gin "Marconi 42 Stile Mediterraneo". Questo distillato italiano porta nel bicchiere la freschezza e il fascino di timo, rosmarino, menta e basilico, oltre ovviamente all’immancabile ginepro. Un Gin che profuma di coste marine e vacanze estive.

    Per un Gin Tonic delicato e dai distintivi sentori floreali e fruttati, puoi invece provare una variante a base di Gin Roku "Sakura Bloom Edition” - un Gin giapponese elegante e leggermente dolce, con i suoi profumi di fiori di ciliegio - oppure sul francese Gin G'Vine "June Peach", dagli aromi avvolgenti di pesca selvatica.

    Per restare in Giappone non puoi inoltre perderti l’Etsu Gin "Pacific Ocean Water", distillato unendo acqua dolce di sorgente e acqua di mare, e utilizzato in mixology per conferire una leggera sfumatura iodata al Gin Tonic.

     

    Qual è la tonica migliore per il Gin Tonic?

     

    La scelta della tonica è altrettanto importante, per via del chinino in essa contenuto. Si tratta di una sostanza naturale un tempo usata come rimedio contro la malaria, oggi responsabile dei sentori amari di questa bevanda. Se ti piace questo sapore e vuoi puntare su un Gin Tonic classico, scegli una tonica dal chinino accentuato, mentre una quantità minore di questa sostanza e la presenza di aromi aggiuntivi darà vita a un cocktail più morbido e profumato.

    L’utilizzo di una Abbondio Acqua Tonica Mediterranea Herbal Cargo, per esempio, conferirà al tuo drink sentori erbacei, mentre una J.Gasco Sodarosa "Evia" conquisterà i tuoi sensi con sfumature agrumate, grazie all’uso del pompelmo rosa.

     

    A cosa abbinare il Gin Tonic?

     

    gin tonic abbinamenti

     

    C’è chi immagina la degustazione del Gin Tonic come un’occasione tranquilla e conviviale: un divanetto, luci soffuse e delle chiacchiere spensierate tra amici. Altri invece lo vogliono degustare durante un aperitivo allegro. Entrambi gli scenari sono ideali!

    Il Gin tonic si presta infatti tanto alle degustazioni da meditazione quanto a una bevuta senza impegno. Nello specifico trova degli abbinamenti eccellenti in molte sfiziosità da aperitivo, soprattutto quelle caratterizzate da un tocco affumicato, come i classici crostini con il salmone o particolari salumi e formaggi, soprattutto quelli saporini di origine caprina. L’effervescenza che caratterizza l’acqua tonica, inoltre, permette a questo cocktail a base di Gin di affiancarsi con successo a fritture di pesce e verdure in tempura, pulendo il palato dalla loro texture grassa.

    Rinfrescante e versatile, il Gin Tonic si trova bene assieme a insalate di cetriolo, a piatti a base di crostacei e molluschi, ma anche con i crudi di pesce, come sushi, sashimi e ostriche fresche.

    Da non dimenticare infine le pietanze dolci, in primis la frutta. Frutti di bosco e uva sono degli abbinamenti perfetti, come la gran parte dei dolci realizzati con questi ingredienti, che si sposano bene ai sentori di ginepro e bilanciano le note amare dell’acqua tonica.

     

    Che origine ha il Gin Tonic?

     

    Dopo aver scoperto come preparare e gustare al meglio un Gin Tonic, non resta che fare un salto indietro nel tempo per scoprire le origini affascinanti di questo iconico cocktail.

    Come avviene per molte bevande ricreazionali, anche il Gin Tonic nasce come prodotto di necessità. Già nel XVII secolo i soldati olandesi di stanza presso le Indie consumavano il distillato di bacche di ginepro (che gli inglesi poi avrebbero chiamato Gin) come rimedio contro la malaria. Quando poi nel secolo successivo i britannici conobbero le proprietà medicamentose dell’albero Cinchona (anche detta china), ottennero un tonico dalla sua corteccia, che portarono con sé assieme al Gin durante la colonizzazione dell’India.

    Fu così che la bevanda ottenuta mescolando acqua tonica e distillato (con l’aggiunta di un po’ di lime aromatizzare il tutto) ottenne un enorme successo, diffondendosi come bevanda di piacere tanto nel Regno Unito quanto in Francia e in Spagna, spopolando nei bar soprattutto nel corso del Novecento.

     

     

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