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I vini migliori da abbinare ai piatti tipici del Trentino-Alto Adige

Come esaltare una cucina contadina grazie ai vitigni del territorio

I vini migliori da abbinare ai piatti tipici del Trentino-Alto Adige

Chi ha detto che gli ingredienti poveri e i cibi della tradizione contadina non sono in grado di dare vita a piatti gustosi, ricchi e soddisfacenti? La varietà e il gusto della cucina del Trentino-Alto Adige sono la conferma che bastano la genuinità, l’inventiva e un po’ di sapore per portare in tavola piatti straordinari, ottenendo il meglio proprio dalla semplicità. Ecco come scoprire il Trentino-Alto Adige attraverso i migliori vini da abbinare ai piatti regionali.

 

Trentino-Alto Adige: una cucina che gioca con la semplicità

 

Sono poche le tradizioni gastronomiche che partono da ingredienti nobili, soprattutto quando si parla di ricette antiche, tramandate di generazione e generazione. Al contrario, molte usanze culinarie semplici e povere di materie prime, sono capaci di rappresentare al meglio il territorio.

È il caso della cucina trentina, nella quale gli ingredienti basilari vengono trasformati in piatti profumati, saporiti e nutrienti, arricchiti da formaggi e salumi locali e vivacizzati dalle numerose influenze esterne.

Parte del territorio austriaco fino all’inizio del Novecento, il Trentino ha infatti assunto molte tradizioni dai Paesi di lingua tedesca, che si riflettono oggi nel folklore, nelle sfumature linguistiche e nella cucina, che conquista chiunque abbia la fortuna di scoprirla con una gamma incredibile di sfaccettature.

Sebbene la gastronomia locale presenti notevoli differenze di zona in zona, in linea di massima la cucina trentina è caratterizzata da una discreta presenza di zuppe e minestre (come la gustosa minestra d’orzo), il largo utilizzo di carne rossa, selvaggina e formaggi saporiti (ma anche di pesci di lago, in alcune località) e la tendenza a consumare alimenti dalla buona carica calorica, particolarmente adatti al clima alpino della regione.

 

Primi piatti tipici del Trentino-Alto Adige e vini in abbinamento

 

Mentre nella gran parte della Penisola non mancano primi tipici a base di pasta, il Trentino-Alto Adige preferisce giocare con altri elementi. Questo non vuol dire che nelle case trentine non si mangi la pasta, ma che non è protagonista delle ricette tradizionali. La gastronomia locale è però in grado di compensare alla grande questa “mancanza” con una schiera di primi piatti davvero gustosa!

 

Canederli: cosa bere con il piatto più famoso del Trentino-Alto Adige

 

canederli trentini

Il viaggio alla scoperta della gastronomia trentina non può che cominciare da loro: i canederli. Anche se proposti in molte varianti, nella loro forma più celebre i canederli si ottengono partendo da un impasto di pane, uova, latte e farina, al quale vengono in genere aggiunti dei salumi (speck, pancetta o mortadella) per donare più sapore. Si tratta solitamente di un piatto di recupero, perché permette di smaltire facilmente il pane raffermo e gli avanzi di salumi. Altre varianti prevedono invece la sola presenza di formaggio o l’aggiunta di spinaci, ortiche, barbabietole o funghi.

Anche le modalità di impiattamento non sono tutte uguali: in alcuni casi i canederli vengono consumati asciutti, con burro e salvia o su un letto di formaggio fuso, oppure possono essere bolliti e serviti assieme al brodo di cottura, rappresentando così un piatto eccellente per affrontare le fredde giornate invernali.

Un Lagrein rosato Alto Adige DOC è un degno compagno per questo piatto: ottimo come vino da aperitivo, in questa versione il Lagrein è in grado di valorizzare i sentori del piatto senza coprirli grazie ai profumi di piccoli frutti rossi - tra note di ciliegia e lampone - e un gusto secco, fresco e leggermente acidulo.

 

Strangolapreti e spätzle e vino in abbinamento

 

Se è vero che il modo migliore per conoscere la cucina tradizionale di un luogo è farne esperienza diretta, non si può lasciare il Trentino senza aver assaggiato almeno una volta due primi molto rappresentativi: gli strangolapreti alla trentina e gli spätzle.

I primi sono molto più che semplici gnocchi di pane. Preparati impastando pane, farina, uovo, latte, bietole (o spinaci) e formaggio grattugiato, regalano un’eccellente esplosione di gusto. Si sposano bene con il Müller Thurgau, un vino dalla spiccata freschezza, capace grazie a questa caratteristica di alleggerire l’untuosità e la sapidità del burro e del formaggio. Dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, questo bianco trentino può vantare un ricco bouquet aromatico, nel quale si percepiscono note agrumate, floreali ed erbacee, con suggestioni di sambuco e salvia.

Più piccoli e dalla preparazione particolare sono gli spätzle, degli gnocchetti di origine germanica, diffusissimi però nella cucina tradizionale trentina e altoatesina. L’impasto viene versato su un apposito strumento forato, lo Spätzlehobel, grazie al quale si ottengono poi gli spätzle nella loro forma conosciuta. Nella versione bianca o verde, ottenuta dall’aggiunta nell’impasto di bietole o spinaci, vengono tradizionalmente serviti in bianco con burro e formaggio, oppure con speck croccante.

In questa versione più saporita possono essere gustati assieme a un calice di Gewürztraminer, che ben si sposa con l’affumicatura dello speck grazie ai sentori speziati di pepe e zenzero, che si aggiungono ai profumi di agrumi, litchi e rosa. Al palato rivela inoltre un discreto tenore alcolico e una buona struttura.

 

Piatti unici trentini e i migliori vini in abbinamento

 

Sebbene la cucina trentina sia ricca di carni rosse, selvaggina e pesci di lago, i suoi piatti completi sono ancora più rappresentativi, a base di ingredienti gustosi e nutrienti.

Tra i più noti ci sono i tortei di patate, ottenuti grattugiando le patate e friggendole in padella, fino a formare delle frittelle circolari. Sebbene siano deliziosi da mangiare da soli, secondo la tradizione trentina vengono accompagnati da cavolo cappuccio crudo, tagliato sottilmente e ben condito, salumi e formaggi locali (per esempio speck, lucanica, lardo, Grana, Puzzone di Moena), fagioli borlotti e talvolta della confettura di frutti di bosco.

Perfetto per accompagnare i tortei è il Teroldego Rotaliano. Colore rosso porpora, aromi di piccoli frutti (tra cui spiccano more e lamponi) e viole, sentori leggermente balsamici e un gusto intenso e ammandorlato sul finale: ecco i tratti che rendono grande questo vino.

Non si può infine dire “Trentino” senza dire “polenta”. Piatto unico per molte tradizioni regionali,  qui si predilige con del cavolo cappuccio tagliato a piccoli pezzi e stufato in pentola assieme a delle lucaniche fresche, che si cuoceranno lentamente assieme a questo ortaggio.

Il modo migliore per gustare un piatto fumante di polenta e capus? Abbinargli un calice di Marzemino Trentino, un vino dal colore rosso rubino vivace e dagli aromi di frutti di bosco, che si intrecciano a quelli di viola mammola. All’assaggio presenta un gusto pieno ed equilibrato, e un leggero sentore ammandorlato sul finale.

 

I migliori abbinamenti con i dessert trentini

 

strudel di mele

Una fetta leggera di Strüdel o un piatto gustoso di Strauben? Nel dubbio, meglio assaggiare entrambi questi dolci tipici del Trentino-Alto Adige, deliziosi e irresistibili!

Il più famoso tra questi è senza dubbio lo Strüdel di mele, servito seguendo una tradizione che va avanti da generazioni. Questo rotolo di pasta sfoglia, pasta frolla o pasta matta (a seconda delle usanze) ripieno di mele a fettine, uvetta, pinoli e cannella (con delle varianti da ricetta a ricetta) dà il meglio se assaporato con un calice di "Vinalia" Moscato Giallo Alto Adige, un eccellente vino da fine pasto che ammalia con una carica aromatica intensa, ottenuta grazie al lungo appassimento delle sue uve.

Gli Strauben (o straboi), invece, sono spesso serviti durante le fiere, gli eventi e i festival locali. Queste frittelle tipiche dell’Alto Adige si preparano versando la pastella nell’olio bollente, fino a ottenere una sorta di spirale. Tipicamente consumati con della confettura di mirtilli rossi - bilanciando così i sentori dolci e untuosi con quelli aciduli della frutta, gli strauben si sposano benissimo con un Ferrari Trento DOC. Basta un sorso di questa bollicina per comprendere tutte le sue potenzialità. Dal colore giallo paglierino, arriva prima di tutto all’olfatto in un tripudio di fragranze fruttate, composte da note di mela e agrumi. Si possono percepire anche sentori floreali e lieviti, mentre al palato conquista grazie a un perlage fine e persistente, dai toni vanigliati.

 

 

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