Come scegliere il vino giusto per burger vegetariani e vegani

    Vini aromatici, leggeri ed eleganti per il match perfetto

    Come scegliere il vino giusto per burger vegetariani e vegani

    Una grigliata, un panino veloce con gli amici o una serata spensierata a base di film e delivery: queste situazioni conviviali e mangerecce potrebbero essere precluse a chi non consuma carne per esigenze mediche o per scelta alimentare. Ma il mondo dei burger vegetariani e vegani, sempre più ricco, sta abbattendo tutti questi limiti.

    Tra medaglioni alle verdure o ai legumi e le innovative alternative plant based, ecco come scegliere il vino da abbinare ai burger vegetali!

     

    Burger di verdure: come abbinarli al vino?

     

    Questa prima tipologia di burger sembra facile da abbinare, ma potrebbe nascondere qualche rompicapo. Di ortaggi ne esistono infatti moltissime varietà. Li si può però suddividere in due categorie principali: le tipologie dai sentori leggeri e delicati, con una sfumatura leggermente dolce, e quelle dal gusto più intenso e amarognolo.

    Un burger di zucchine, carote, zucca, fagiolini o composto da una base di patate, presenta un gusto morbido e rotondo, e una componente vegetale poco accentuata, tratti molto apprezzati da chi ha voglia di gustare un panino poco impegnativo.

    La scelta del vino ricade in questo caso su un bianco fresco e vivace, come un Sauvignon Blanc o uno Chardonnay. La versione invecchiata in legno di quest’ultimo - caratterizzata da un retrogusto piacevolmente burroso, come nel caso di uno Chardonnay Koonunga Hill 2024 - si sposa bene sia alle versioni vegane semplici che alle varianti vegetariane arricchite da un po’ di formaggio cremoso.

    Grazie al periodo di riposo di circa 6 mesi in botti di rovere francese, questo vino australiano dalle sfumature verdi sviluppa una trama aromatica ammaliante e morbida, che gioca con le note di mela, pera e melone, arricchendole con sfumature di citronella e mandorle. Il bocca è persistente, fresco e fruttato, ma caratterizzato anche da una nota cremosa che ricorda proprio il passaggio in legno.

    Nell’altra categoria si possono trovare gli ortaggi dai sentori più intensi, spiccatamente erbacei o dal retrogusto amarognolo, come nel caso di melanzane, peperoni o radicchio. Questi prodotti - soprattutto se leggermente arrostiti - si trovano a proprio agio con rosati o vini rossi giovani e leggeri.

    Un ottimo candidato è il Pinot Nero, elegante, ma non troppo complesso, vivace e dall’identità fruttata irresistibile. La giovane età e la media struttura si intuiscono grazie al colore rosso rubino dalle sfumature granate, intenso, ma non troppo profondo. Vale lo stesso per la degustazione: l’olfatto è conquistato da profumi leggiadri di frutti di bosco e ciliegia e da un gusto immediato e fresco.

     

    Morbidi, proteici e gustosi: scegliere il vino per i burger di legumi

     

    Sostituire i menù di carne con delle alternative vegetali è una soluzione eccellente per non rinunciare ai piaceri di un panino sfizioso, ma molti potrebbero sollevare un problema non da poco: “e le proteine?” Ecco dunque che il mondo ricco e variegato delle ricette vegetali si adopera per risolvere la questione con i burger di legumi.

    Fagioli borlotti, cannellini, lenticchie, ceci e soia sono una fonte ricchissima di ferro, che può essere facilmente assorbito dall’organismo aggiungendo un po’ di vitamina C al panino, come del semplice pomodoro a fette.

    A livello gustativo, anche le diverse varietà di legumi possono regalare sentori diversi, andando dai toni delicati e dolciastri dei cannellini e dei piselli a quelli corposi, profondi o terrosi di ceci, borlotti e fagioli neri, fino alle sfumature rustiche e leggermente metalliche delle lenticchie. Anche in questo caso dunque è bene puntare almeno su un paio di proposte enologiche.

     

    Abbinare vino e burger di piselli

     

    I sentori dei burger più delicati potrebbero essere messi in ombra da un vino troppo deciso e strutturato, motivo per cui un’opzione di abbinamento molto valida è rappresentata da un vino bianco dai toni leggeri, fruttati e floreali, caratteristiche che si possono riscontrare in questa bottiglia di “Aristos” Grüner Veltliner Alto Adige DOC 2023, eccellente in abbinamento a un burger di piselli con mayo (classica o vegana) alla menta.

    Oltre a sfoggiare un bellissimo colore giallo verdognolo luminoso, questo vino fa dei sentori speziati il proprio elemento distintivo. I profumi floreali, fruttati ed erbacei, sono il preludio perfetto per un sorso aromatico, raffinato e fresco, che ricorda proprio le spezie.

     

    Cosa bere con un burger di ceci?

     

    cosa bere con i burger di ceci

     

    Puoi invece esplorare il mondo dei rossi di media struttura se devi abbinare un burger dai toni più corposi e terrosi. Un burger di ceci, per esempio, accompagnato con un po’ di insalata e con una crema di pomodori secchi, va a nozze con un Merlot Terre Siciliane IGT 2024, morbido e versatile.

    Gradevole e socievole per definizione, in questa versione siciliana il Merlot regala allo sguardo un vivace colore rosso violaceo, che anticipa i profumi intensi di susine, cotognata, ginestra ed erbe aromatiche, tra tutte il rosmarino. L’esame gustativo regala altri momenti di soddisfazione, grazie a un sorso caldo al palato, a sfumature di gelso, liquirizia e asparago e una trama tannica moderata. Un ottimo vino per i piatti vegetariani come questo, proprio in virtù delle sue sfumature mediterranee!

     

    Corposo e gustoso: il vino perfetto per il burger di lenticchie

     

    Un burger di lenticchie, infine, corposo e dalle sfumature minerali, accompagnato da un formaggio spalmabile alle erbe (classico o plant based) trova un abbinamento perfetto in un fresco Dolcetto d'Alba “Madonna del Dono” DOC 2024.

    Laddove il Merlot regalava morbidezza e calore, questo vino punta sulla freschezza, sfoggiando nel calice eleganti sfumature viola e un bouquet aromatico che ricorda le note della ciliegia. La freschezza spicca durante la degustazione, così come una punta di leggera acidità, che si affianca bene alla mineralità delle lenticchie. Provare per credere!

     

    Né carne, né verdura: i burger ai funghi

     

    La cucina italiana ormai lo ha dimostrato in lungo e in largo: i funghi stanno bene con tutto e in qualunque forma, anche in versione burger. Rispetto agli ortaggi, questo ingrediente tende ad arricchire i piatti con una sfumatura aromatica, terrosa e sapida (il termine giusto è umami), che - in alcune specie più di altre - ricorda i sentori di sottobosco.

    I funghi porcini, per esempio, hanno una spiccata aromaticità e un gusto leggermente dolce, ottimo da bilanciare nel panino con della cipolla caramellata o con una cialda croccante di parmigiano. Con questo gustoso panino si può optare per un rosso leggero, ma anche i bianchi possono dare grandi soddisfazioni, come nel caso di un “Gentilesca” Vernaccia di San Gimignano DOCG 2024. Sapido, ma non invadente, questo vino accompagna i sentori vagamente selvatici - ma delicati - del porcino senza coprirli, sposandosi bene anche alla dolcezza del pane.

    Caratterizzato da un colore giallo paglierino deciso, questa Vernaccia abbandona ogni semplicità per conquistare i sensi con un bouquet articolato e complesso. Tra le note primarie spiccano i sentori di pesca a polpa gialla e mandorle, affiancate da sentori di miele, camomilla e fiori bianchi. Il sapore è intenso, cremoso e persistente.

     

    Il miglior vino per piatti vegani a base di burger no meat

     

    Coloro che hanno scelto di escludere la carne dalla dieta non per gusto, ma per motivazioni etiche, potrebbero provare un pizzico di nostalgia nei confronti dei panini tradizionali, dai sentori più ricchi e intensi rispetto alle molte varianti vegetali finora esplorate. Il mercato risponde alle loro esigenze con delle proposte che imitano le caratteristiche dei classici burger di manzo nel colore, nella consistenza e perfino nel gusto: i burger no meat.

    Composto da proteine di vegetali - in genere quelle dei piselli - questo “fake burger” viene insaporito con spezie e arricchito da un colorante naturale a base di barbabietole, che conferisce la tipica nota rosata della carne.

    Anche negli abbinamenti enologici si può pensare di avere a che fare con un classico burger, poiché i sentori in gioco sono intensi, sapidi, vagamente affumicati e corposi, pronti a essere accompagnati da un buon vino rosso.

    Vale la pena in questo caso scomodare un gioiellino piemontese: “Battaglione” Barbera D'Alba DOC 2023. Usato tipicamente per affiancare i piatti di carne della tradizione piemontese e non solo, questo vino di grande spessore è caratterizzato da un bel colore rosso intenso e luminoso, da note olfattive che richiamano alla mente le prugne mature e le spezie, e da un sorso equilibrato e persistente, dalla punta di acidità finale che amplifica la freschezza. Ottimo per chi vuole rinunciare alla carne, ma non a un buon vino!

     

     

     

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