Il Bardolino è uno dei vini veneti simbolo delle colline che si affacciano sulla sponda orientale del Lago di Garda. Fresco, profumato e versatile, questo rosso ha conquistato appassionati ed esperti grazie alla sua immediatezza e alla sua capacità di raccontare un territorio unico. Non tutti sanno però che esistono due versioni principali di questo vino: il Bardolino DOC, espressione più giovane e immediata, e il Bardolino Superiore DOCG, che invece esalta complessità e struttura. Conoscerne le differenze ti permetterà di apprezzarli meglio e di scegliere il vino giusto per ogni occasione.
Origini e territorio
La zona di produzione del Bardolino si estende lungo le colline moreniche a est del Lago di Garda, in provincia di Verona. Qui il clima mite, mitigato dal lago, e i terreni ricchi di minerali creano le condizioni ideali per la viticoltura.
Le uve principali che compongono il Bardolino sono la Corvina Veronese, la Rondinella e la Molinara. La Corvina, vitigno simbolo della Valpolicella, dona al vino struttura e profumi di ciliegia; la Rondinella contribuisce con note floreali e speziate; la Molinara, oggi meno utilizzata, porta freschezza e sapidità. Insieme, danno vita a un vino che riflette perfettamente l’anima del Garda: elegante, leggero e piacevole da bere.
Bardolino DOC
Il Bardolino DOC è la versione più immediata di questo vino. Quali sono le caratteristiche del Bardolino DOC? Si presenta con un colore rosso rubino brillante, tendente al cerasuolo, e con profumi freschi di frutta rossa, in particolare ciliegia e lampone, arricchiti da leggere note floreali di viola. Al palato è secco, armonico e caratterizzato da una beva agile, con tannini delicati e una gradazione alcolica moderata (generalmente attorno ai 12%).
La sua filosofia è quella della pronta beva: è un vino pensato per essere apprezzato giovane, quando sprigiona tutta la sua freschezza e vitalità. Per questo viene spesso scelto per pranzi leggeri, serate in compagnia o come vino quotidiano.
E il Bardolino Chiaretto DOC?
Parlando di Bardolino DOC è impossibile non citare anche la sua versione rosata, il Bardolino Chiaretto DOC. Si tratta di un vino rosato ottenuto dalle stesse uve del Bardolino, ma vinificate con macerazione breve delle bucce. Il risultato è un colore rosa tenue, profumi delicati di frutti di bosco e fiori, e un gusto fresco, sapido e leggero. È il compagno perfetto per antipasti, piatti estivi e aperitivi vista lago. Il Chiaretto, infatti, è diventato uno dei rosati italiani più apprezzati anche a livello internazionale.
Bardolino Superiore DOCG
Accanto alla DOC, dal 2001 è stato riconosciuto anche il Bardolino Superiore DOCG, una denominazione di origine controllata e garantita che premia le versioni più pregiate.
La differenza sostanziale con la DOC sta nel disciplinare di produzione:
- il Bardolino Superiore deve avere un grado alcolico minimo più elevato;
- deve rispettare rese più contenute per ettaro, quindi produrre meno uva ma di maggiore qualità;
- è previsto un periodo di affinamento minimo di un anno prima della commercializzazione.
Queste regole si traducono in un vino più complesso e strutturato. Il colore resta rubino, ma spesso più intenso; al naso si avvertono note di frutta rossa matura, spezie leggere, a volte sentori di erbe officinali. In bocca si distingue per maggiore corpo e persistenza, pur mantenendo la tipica eleganza gardesana.
Il Bardolino Superiore DOCG rappresenta quindi l’espressione più ambiziosa della denominazione, capace di accompagnare piatti più strutturati e di evolvere bene anche con qualche anno di invecchiamento.
Differenze chiave tra Bardolino DOC e Bardolino Superiore DOCG
Se il Bardolino DOC rappresenta la versione più fresca e immediata di questo vino, il Bardolino Superiore DOCG ne è la controparte più matura ed elaborata. Le differenze tra le due tipologie si percepiscono subito.
- Nel bicchiere il DOC è leggero, con un profilo fruttato e floreale che invita a berlo giovane, mentre il Superiore mostra un colore più intenso e una complessità aromatica che rivela frutta matura, spezie leggere e un corpo più deciso.
- Dal punto di vista produttivo, il Bardolino Superiore DOCG richiede regole più stringenti: le rese per ettaro sono più basse, così da concentrare la qualità dell’uva, la gradazione alcolica minima è più alta e il vino deve obbligatoriamente affinare almeno un anno prima di arrivare sul mercato. Il Bardolino DOC, al contrario, è pensato per essere bevuto giovane, perfetto per la convivialità e per i pasti quotidiani.
I migliori abbinamenti gastronomici
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Uno degli aspetti che rendono il Bardolino così amato è la sua grande versatilità a tavola.
- Bardolino DOC: si sposa perfettamente con piatti leggeri e freschi: antipasti di salumi, primi semplici come lasagne alle verdure o tagliatelle al ragù bianco, pesce di lago (coregone, trota), pizze leggere e carni bianche. La sua freschezza lo rende ideale anche per accompagnare piatti etnici non troppo speziati, come un cous cous di verdure o una paella di pesce.
- Bardolino Superiore DOCG: grazie alla maggiore struttura, può affrontare piatti più elaborati: carni bianche arrosto, pollame nobile come anatra e faraona, formaggi semistagionati, risotti con funghi o radicchio. È ottimo anche con piatti della tradizione veneta, come la pastissada de caval o il lesso con la pearà.
In entrambi i casi, si tratta di vini che amano la convivialità: sono pensati per essere condivisi e per esaltare la cucina del territorio, ma si adattano bene anche a piatti internazionali.
Sia nella sua versione DOC che in quella Superiore DOCG, il Bardolino rappresenta una delle espressioni più autentiche del Lago di Garda: scopri le migliori etichette nel catalogo di Svinando!