Negli Anni Novanta Querce Bettina era ridotto a una distesa brulla e incolta. Ma Sandra e Roberto, brianzoli, ne hanno saputo cogliere l’antico incanto, e hanno deciso di mollare tutto e acquistarlo. Grazie a una passione immensa e tanta, tanta pazienza, Querce Bettina è tornato a splendere. Nel 1995 si è terminato il casolare, e dal 2002 è produttivo il vigneto, che dalle colline di Montalcino guarda verso il mare, rigorosamente coltivato a Sangiovese Grosso. Oggi Roberto, sotto lo sguardo attento di Sandra, accoglie i visitatori con la giovialità che lo contraddistingue, sempre felice di far testare i prodotti della sua azienda: vino, ma anche confettura, olio e grappa. Quello di Sandra e Roberto è un vino sincero, senza forzature: “costruito in vigna stando attenti a non rovinarlo in cantina”, assicurano. Una filosofia apprezzabile in questo intenso Brunello. Metterlo sotto il naso è come parlare con un toscano verace, di quelli da film: energici, vitali, carichi di una naturale simpatia. Questo 2005 è un Brunello di razza: non si presenta nel bicchiere con altezzosità da principe dei vini toscani, ma ti stringe la mano come un vecchio amico, seduto accanto a te su un muretto nelle campagne ilcinesi in un caldo pomeriggio d’Estate, tra i profumi agresti della campagna.