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Birre artigianali: classificazione e tipologie

Come distinguerle a seconda della fermentazione o degli stili birrai

Birre artigianali: classificazione e tipologie

Se oltre ad essere un amante del vino, sei anche un estimatore di birra, sai bene quanto sia variegato il mondo della bevanda luppolata più famosa del mondo.

La patria della birra viene spesso associata alla Germania, dove è considerata al pari di un simbolo nazionale. Ma anche in Spagna, in Cina e in Italia, per esempio, è considerata una delle più piacevoli bevande a base di alcool da sorseggiare a tavola e non solo.

 

Per conoscere più a fondo il mondo della birra, è importante allora sapere come vengono classificate e perché.


 

Che cosa contiene la birra?

Prima di iniziare, è doveroso fare una premessa. Se ami la birra, ma non conosci i suoi ingredienti base, ti aiutiamo subito a rimediare!

La ricetta della birra prevedere luppolo, malto d’orzo, acqua e lievito: quattro semplici ingredienti che possono dare vita a un’innumerevole varietà di birre e che, se abbinati a spezie e ad altri cereali, possono creare combinazioni dai sapori unici.


 

Classificazione delle birre sulla base della fermentazione

Fatte le dovute precisazioni, è arrivato il momento di suddividere le birre sulla base della tipologia di fermentazione e quindi del lievito utilizzato in fase di produzione.

 

Si possono quindi distinguere:

 

Birre ad alta fermentazione

Prodotte secondo le più antiche ricette, queste birre sono definite Ale e si caratterizzano per una piccola quantità di schiuma e una gradazione alcolica moderata. Le birre Ale distinguono a loro volta in:

 

  • Belghe, come ad esempio le birre trappiste, le Saison, le Tripel o le Dubbel;
  • Inglesi, come IPA (Indian Pale Ale), Bitter e Mild Ale;
  • Tedesche.

 

Birre a bassa fermentazione

Solitamente legate a un tipo di produzione prettamente industriale, queste birre prendono il nome di Lager. Rientrano in questa categoria le Pilsner, ma anche le Helles e le Export.

 

Birre a fermentazione spontanea: non richiedono l’aggiunta di alcuna tipologia di lievito per la loro produzione. Le Lambic, che appartengono a questa tipologia, sono originarie del Belgio e utilizzano infatti esclusivamente i lieviti derivanti dall’ambiente naturale in fase di produzione.

 

Le birre possono essere distinte anche sulla base del colore, quindi dividerle in chiare, ambrate o scure. Ma a definirne le caratteristiche principali rimane il processo di fermentazione.


 

Classificazione delle birre sulla base degli stili birrai

Un’altra classificazione valida nel campo della birra è quella che si basa sugli stili birrai. In questo caso, oltre alle Ale, alle Lager e alle Lambic, troviamo le birre di frumento e le Stout e Porter.

Nella categoria delle birre di frumento rientrano sia le Blanche belghe, caratterizzate da un aroma fruttato o speziato e dall’utilizzo di frumento non maltato, che le Weizen tedesche, che sono invece a base di frumento maltato.

Le Stout, divise a loro volta in Dry, Outmeal e Oyster, sono insieme alle Porter tra le più caratteristiche. Hanno un intenso colore scuro e presentano un aroma di caffè o di cioccolato a seconda della tostatura del malto e degli ingredienti aggiunti in fase di produzione.

 

Ricorda che per capire al meglio quali sono le caratteristiche di ogni tipologia di birra, c’è un modo solo: assaggiarle!

Prova la nostra selezione di birre artigianali su Svinando e inizia il tuo percorso di degustazione a base di luppolo e malto d’orzo.

 

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