Non solo Lugana

Nasce da uve Garganega in netta predominanza, circa l'80%, a cui si aggiunge un po' di Trebbiano e una punta, circa il 5%, di Chardonnay. Il risultato è un vino bianco di grande piacevolezza, merito anche di un terreno vulcanico che gli conferisce giusto una punta di mineralità. Stiamo parlando deL Soave Classico della Cantina della Valpolicella Negrar. Un vino perfetto per accompagnare una serata tra amici, dall'aperitivo al dopo cena. Nel calice si presenta di un bel colore giallo paglierino non troppo carico. Al naso dominano i ricordi di fiori e di frutta a polpa bianca, con una punta di spezie dolci sul finale. In bocca è secco e fresco. Un vino facile da bere che si chiude con una nota lievemente ammandorlata, vero sigillo di garanzia per il vitigno Garaganega.

Fiori bianchi. E’ questo il descrittore che ogni buon sommelier alle prime armi impara presto a usare per descrivere i vini freschi e profumati che gli vengono sottoposti. “Nomen omen” verrebbe da dire, dato che in questo Bianco Veronese IGT, 80% Garganega e 20% Trebbiano veronese, i fiori bianchi si riconoscono per davvero. Vendemmia manuale, in vigneti allevati per metà con il classico sistema della Pergola veronese, questo vino nasce da una pigiatura super soft delle uve e fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Nel bicchiere si caratterizza per un bel colore giallo che ricorda le spighe di grano, con riflessi verde-oro a sottolinearne la freschezza. Al naso, i fiori bianchi prendono la forma del biancospino, del sambuco, del ciliegio, dell’iris e della magnolia. In bocca, invece, è soprattutto fine e persistente, con un gradevole finale di mandorla e pesca bianca.

100% Garganega. Nessuna concessione in termini di qualità. Marani, infatti, è il frutto di una severa selezione di uve che provengono da vigneti collinari che si trovano nella zona del Soave, a Nord del comune di Colognola ai Colli. Bianco Veronese IGT, le uve giunte a perfetta maturazione vengono raccolte e selezionate a mano, quindi sono poste in fruttai dove appassiscono per almeno 40 giorni, favorendo una importante riduzione della percentuale d’acqua e la conseguente concentrazione degli zuccheri contenuti negli acini. Trasformazione tradizionale con una breve macerazione della vinaccia a freddo, parte del mosto viene fermentato in botti di rovere. Al termine della vinificazione, l’affinamento di tutto il vino avviene “sur lie”. Colore giallo dorato intenso, al naso richiama note di frutta matura e miele. In bocca, invece, si scopre un bianco voluminoso e aristocratico. Un vino importante che richiede un abbinamento deciso. Ottimo accanto a un ricco risotto, può accompagnare anche ricette di pesce o formaggi di media stagionatura.

Da vigneti a Sud del lago di Garda, nel comune di Pozzolengo, Santa Sofia raccoglie il Trebbiano di Lugana che utilizza per produrre questo Croara del Lago Garda DOC. Colore paglierino intenso, con ancora piacevoli riflessi verdognoli, questo bianco gardesano ha profumi che richiamano un pot-pourri floreale, con fiori di sambuco ed erbe aromatiche, come melissa e verbena. In bocca è armonico, vibrante e fresco, grazie a una naturale acidità e a un tocco di gradevole sapidità. Il Croara è l’abbinamento ideale a primi piatti a base di pesce bianco, fritture e crudi. Semplicemente perfetto con molluschi e crostacei, è un calice che si beve volentieri anche semplicemente accanto a un tagliere di formaggi poco stagionati. Vino fresco e immediato, è buono oggi. Ma se ben conservato, in luoghi freschi e bui, può certamente evolvere per oltre 5 anni.