Di cosa profuma un tardo pomeriggio al mare? Qualcuno direbbe di salsedine o di crema solare, ma molti lo associano al profumo irresistibile della frittura di pesce, proveniente dai ristoranti locali. Con l’acquolina in bocca arriva anche la voglia di prendere un cartoccio d’asporto o di cimentarsi in una frittura home made. Ma per renderla davvero indimenticabile serve anche la giusta bottiglia di vino. Vuoi sapere quale vino bere con la frittura di pesce? Segui la guida e preparati a una bella scorpacciata!
Frittura, una cottura particolare (e irresistibile)
A Roma si dice che fritto è bono tutto, e in effetti è una sfida trovare chi non apprezzi questo metodo di cottura, una tecnica che consiste nell’immergere un ingrediente all’interno di un grasso (che può essere vegetale o animale), a una temperatura controllata (possibilmente attorno al 180°C). I più poetici invece ne parlano come di un procedimento che cuoce l’alimento mantenendolo piacevolmente morbido all’interno, ma creando una croccante crosticina esterna a cui è davvero difficile resistere.
Per dare vita a un buon abbinamento tra vino e frittura di pesce è fondamentale conoscere le caratteristiche che questa tecnica culinaria conferisce ai cibi, ossia una componente grassa notevole, nonché aromi tostati o leggermente caramellati che influiscono sulla scelta del vino. Qualunque sia l’etichetta selezionata - bianco, rosso o rosato - l’importante è che sia mediamente strutturato, leggero e rinfrescante!
Vini bianchi per il pesce fritto
La scelta più scontata quando si parla di frittura di pesce è chiamare in causa un bianco. Il motivo è presto detto: essi sfoggiano per natura le caratteristiche ideali per questa tecnica di cottura, ossia freschezza, leggerezza e una punta di acidità che risulta perfetta per sgrassare il palato dalla patina oleosa che rimane tra un boccone e l’altro.
Frascati Superiore DOCG 2023
Sulla carta, il Frascati Superiore DOCG 2023 è il vino eccellente quando in tavola arriva una bella pentola fumante di rigatoni alla gricia o cacio e pepe. Sarebbe tuttavia riduttivo confinare la sua carica organolettica rinfrescante e sapida alle specialità della cucina laziale, quando è perfettamente in grado di affiancare anche un ricca frittura di paranza o di crostacei.
Con le sue eleganti sfumature dorate, questo vino sfoggia un profilo aromatico leggiadro, ma tutt’altro che timido. All’olfatto si fa riconoscere per la carica minerale e fruttata, incentrata soprattutto sui profumi di frutti bianchi e tropicali. Ma è soprattutto il sorso a fare la differenza, caratterizzato da un gusto morbido, da una spiccata sapidità e da un buon corpo, tratti che si prestano bene a sostenere i sentori intensi e la tipica componente oleosa della frittura.
"Capitolo 7" Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC 2023
Un altro candidato eccellente è il Verdicchio, un vino tipicamente marchigiano capace di sostenere la tipica pesantezza del fritto grazie alla buona struttura, alleggerendo al tempo stesso l’esperienza gastronomica con una freschezza innata.
Un esempio perfetto di questa vivacità è rappresentata da un "Capitolo 7" Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC 2023, un vino che deve la denominazione Classico alla provenienza dalla zona più antica di Jesi. La qualità di questo prodotto si riflette in ogni minimo tratto sensoriale, a partire dagli ammalianti sentori di fiori bianchi, pesca, mela verde, mandorle ed erbe selvatiche. Il sorso è fresco, caratterizzato da un corpo medio e da un’equilibrata nota acidula che si affianca a meraviglia a questo piatto.
Le migliori bollicine per la frittura di pesce
Se il bianco risulta un ottimo vino per la frittura di pesce, le bollicine non sono da meno, anzi! Con la loro indole effervescente, il perlage profumato che solletica la bocca e la vena rinfrescante, sono un’altra scelta azzeccata per alleggerire questa pietanza!
1701 Franciacorta Brut Nature
Se cerchi un’apoteosi di freschezza e leggerezza per accompagnare una serata a base di frittura di pesce, puoi andare sul sicuro con un Franciacorta, probabilmente il Metodo Classico italiano per eccellenza. Ma cosa rende questo spumante così adatto al compito? La risposta sta in un calice di 1701 Franciacorta Brut Nature.
Ottenuto da uve coltivate con metodi biologici, questo esemplare ha tutte le carte in regola per degli abbinamenti tra vino e pesce, grazie a un profilo aromatico elegante e soave, ottenuto dai 30 mesi di affinamento sui lieviti. Tra i sentori primari spiccano le note di agrumi, camomilla, mela e pasticceria, mentre il gusto è fresco e verticale, arricchito da una sensazione di cremosità che trasforma la cena in un’esperienza sensoriale completa.
"Cicheta" Moscato d'Asti DOCG 2023
Il bello dell’enologia e dell’enorme gamma di vini che questo settore regala è la possibilità di rimanere stupiti da abbinamenti impensabili, come quello che unisce la frittura a uno spumante dolce come il "Cicheta" Moscato d'Asti DOCG 2023.
Normalmente stappato a fine pasto, quando in tavola arrivano torte, crostate, biscotti o prodotti di pasticceria, questa bollicina risulta sorprendente in accompagnamento a una frittura di gamberetti e gamberi. A risultare particolarmente azzeccato è il contrasto tra la sapidità del pesce e la carica zuccherina di questo vino, con le sue note di pesca gialla, rosa, fiori di tiglio, miele e salvia. A tutto questo segue tuttavia anche un elemento di concordanza, data dalla sfumatura dolciastra dei crostacei. La leggera punta acidula e il perlage fresco controbilanciano il tutto, appagando il palato.
Vini rossi e rosati per frittura di pesce: si può?
Tra le cose più soddisfacenti che si possono fare durante un abbinamento non c’è solo trovare il vino giusto, ma anche sfatare qualche mito. Ecco dunque che il vero appassionato può osare un po’, aprendo la scelta a una categoria che potrebbe sembrare azzardata, ossia quella dei vini rossi. La regola è sempre la stessa: scegliere prodotti giovani, leggeri e freschi, che siano in rosso o in rosa!
"Vigna Bindesi" Pinot Nero Trentino DOC 2022
Abbinare frittura di pesce al vino rosso è un azzardo, considerando quanto sia importante la scelta di vini freschi e aciduli, meglio ancora se bianchi. Esistono tuttavia uvaggi caratterizzati da aromi leggeri e vivaci, come nel caso del Pinot Nero, poco corposo e caratterizzato da tannini moderati.
Per la frittura puoi optare per un "Vigna Bindesi" Pinot Nero Trentino DOC 2022, che dimostra una certa leggerezza fin dal colore, un rosso delicato e scarico che rispecchia anche le note organolettiche. Nel calice emergono le note di frutti rossi e di amarena, con una sfumatura legnosa che non appesantisce i sentori. Durante l’esame olfattivo emerge anche una nota minerale che rinfresca il tutto e che evolve in un sorso mediamente corposo e beverino. Una scelta al limite, ma da provare!
"Aka" Primitivo Rosato Salento IGP 2024
Più semplice, invece, è l’accoppiata frittura-rosé. Questo vino proviene infatti da un metodo di vinificazione che conserva alcuni tratti delle uve a bacca rossa, puntando tuttavia su una resa più leggiadra.
Se vuoi tentare questo accostamento, un’ottima bottiglia da cui partire è un rosato pugliese, come un "Aka" Primitivo Rosato Salento IGP 2024. caratterizzato da un bellissimo colore rosa corallo che anticipa l’identità vivace percepibile all’olfatto.
Il naso è conquistato da note grintose di melagrana, ciliegie, mele rosse, fragole di bosco e lamponi, con un accenno minerale perfetto per questo abbinamento. Il sorso è succoso e fresco, con una buona struttura e una punta sapida che da un lato contrasta i sentori oleosi della frittura, dall’altro li accompagna, sostenendoli a dovere.
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