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Che cos’è il vino Novello?

CHE COS’è IL VINO NOVELLO?

Tutti noi abbiamo sentito nominare almeno una volta il vino Novello. Ma quanti sanno cosa sia esattamente? Cosa lo differenzia da un qualsiasi altro vino?

 

Come è stato scoperto il vino Novello e come si produce?

 

Per rispondere a queste domande bisogna fare un salto in Francia. Il vino Novello non è infatti altro che una sorta di copia del vino francese Beaujolais nouveau. La caratteristica fondamentale che contraddistingue questo tipo di vino, è la particolare tecnica di vinificazione utilizzata per produrlo, ovvero la macerazione carbonica.

Questa tecnica, che è stata scoperta per caso negli anni ‘30 in Francia mentre si cercava un metodo di conservazione delle uve, prevede l’immissione di grappoli di uva interi, per un tempo relativamente breve, in un contenitore chiuso ermeticamente in cui viene immessa anidride carbonica.

Per l’assenza di ossigeno si verifica un processo di fermentazione alcolica intracellulare, l’uva non viene pigiata, ma sottoposta a macerazione per minimo 10 giorni, a una temperatura intorno ai 30°C.

In questa fase l’alcol estrae dalla buccia il colore e le principali sostanze aromatiche, mentre il tannino è estratto in quantità limitata. Solo nella fase finale l’uva viene pigiata e l’eventuale residuo zuccherino trasformato in alcol con un metodo di vinificazione tradizionale. Tutto il processo di vinificazione del Novello richiede poco più di un mese, dopodiché questo vino rosso è pronto per essere degustato!

 

Qual è la differenza tra il vino Novello italiano e quello francese?

 

La caratteristica che contraddistingue il vino Novello da tutti gli altri vini è la tecnica di vinificazione; detto ciò, ci sono però delle differenze sostanziali anche tra il vino Novello italiano e il Beaujolais nouveau francese.

Prima di tutto il Beaujolais viene messo tradizionalmente in commercio a partire dal terzo giovedì di novembre, mentre il vino novello in Italia dal 30 ottobre (fino a poco tempo fa era il 6 novembre).

Inoltre, il vino dei cugini d’Oltralpe prevede l’uso di uve 100% Gamay, e l’utilizzo esclusivo della macerazione carbonica come metodo di vinificazione.

In Italia invece è consentito l’uso di ben 60 vitigni diversi, e le uve vinificate con il metodo della macerazione carbonica devono essere solo il 40% (inizialmente era appena il 30%), con la parte restante che può essere vinificata con tecniche tradizionali.

È importante anche chiarire che il Novello non è un vino nuovo, inteso come vino che ha potenziale di invecchiamento ma viene consumato giovane. Il vino Novello, infatti, a causa della sua ridotta tannicità, non è adatto a essere fatto invecchiare e pertanto deve essere consumato subito, nello stesso anno della vendemmia.

Per questo motivo, viene ritirato dal commercio entro il 31 dicembre, per poter garantire ai consumatori un prodotto di qualità con caratteristiche organolettiche inalterate.

 

Vino Novello: le caratteristiche organolettiche

 

Il vino Novello è l’ideale per gli amanti di un vino leggero e dalla facile beva, ricco di profumi. Le sue caratteristiche sono fortemente influenzate dalla macerazione carbonica; i ristretti tempi di produzione, infatti, non permettono a questo vino di sviluppare struttura e corposità, ma viene accentuata la percezione degli aromi e dei profumi.

Il vino Novello ha una gradazione alcolica di minimo 11%, può essere sia fermo che frizzate e si presenta di un colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso, le note fruttate sono prevalenti, con profumi di frutti rossi: fragola, lampone e ciliegia quelli dominanti. L’aspetto gustativo è invece variabile, dipende dai vitigni utilizzati ma in linea generale il vino Novello è sicuramente caratterizzato da un gusto morbido, fresco e fragrante.

 

Degustazione e abbinamenti gastronomici con il Novello

vino novello abbinamenti 

 

Come servire il vino dell’autunno? Il vino Novello va servito in un calice dalle dimensioni medie e alla temperatura di 10-14ºC, la sua degustazione generalmente coincide con il giorno di San Martino, quando “ogni mosto diventa vino”. I cibi che meglio si accostano al Novello sono quelli del periodo, come le caldarroste, i carciofi, i taglieri di salumi, i menù di carne (anche stufata), il pesce in salsa rossa, ma anche il dolce di castagne!

 

 

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