1) Il Petit Verdot è un vitigno a bacca scura originario del Médoc (Francia), la più famosa zona di Bordeaux, nella parte settentrionale della regione, presso l’estuario della Gironda.
2) L’origine del Petit Verdot è incerta, e bisogna aspettare il XVIII secolo per trovare le prime testimonianze scritte su questo vitigno.
3) È uno dei vitigni utilizzati per la produzione del Bordeaux, anche se in misura nettamente minore rispetto ai vitigni principali che costituiscono il classico taglio bordolese: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot.
4) È un vitigno a maturazione tardiva (anche più del Cabernet Sauvignon), che resiste bene al marciume, capace di originare vini tannici, concentrati e colorati.
5) Nel 1988 molti produttori francesi avevano abbandonato la coltivazione del Petit Verdot, tanto che la superficie vitata era scesa a soli 300 ha.
6) In Italia dà i risultati migliori in Lazio (Agro Pontino) e Toscana, in particolare nella Maremma livornese e grossetana.
7) La foglia è pentalobata, di dimensione media e di forma pentagonale.
8) Il grappolo è medio-piccolo, di forma allungata piramidale, con acini sferici medio-piccoli e di colore blu molto scuro.
9) Pur non essendo un vitigno molto diffuso, è possibile trovare il petit verdot negli Stati Uniti, in Spagna, Cile, Argentina, Venezuela e Canada.
10) Vinificato in purezza origina vini di colore rosso rubino intenso, con profumi fruttati, floreali e una caratteristica nota speziata nelle annate migliori, con il tannino in evidenza anche se morbido, adatti al lungo invecchiamento. Tuttavia di solito viene utilizzato in uvaggio.
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